NUOVA DARSENA AL PORTO DI CIVITAVECCHIA, 300 OPERAI IN CIG

NUOVA DARSENA AL PORTO DI CIVITAVECCHIA, 300 OPERAI IN CIG

La Filca Cisl di Roma e provincia lancia l’allarme sulla situazione dei lavoratori della nuova darsena al porto di Civitavecchia. Trecento gli operai che dal 3 giugno sono stati sospesi in cassa integrazione, per 50 di loro, 35 dipendenti della Dnc  e 15 della Giacovelli, visto il diniego delle autorizzazioni per la concessione della CIGO ( Cassa Integrazioni  ordinaria)  è già scattato il licenziamento. “ Ancora oggi” dichiara Diego Bottacchiari della Filca Cisl di Roma e Provincia “ per l’ennesima volta registriamo che i lavori di ampliamento del porto, il prolungamento antemurale Cristoforo Colombo, Darsena Traghetti e Darsena Servizi, sono ancora al palo, agli annunci di ripresa non sono seguiti fatti concreti. Siamo fortemente preoccupati, il cantiere poteva e doveva essere aperto già da dieci giorni. Ai ripetuti annunci di ripresa dei lavori, non ha mai fatto seguito un reale rientro in cantiere dei lavoratori della Società Consortile Dnc e delle aziende in subappalto ed in fornitura.
Martedi 7 ottobre le organizzazioni sindacali Filca Cisl-Fillea Cgil e Feneal Uil incontreranno nuovamente i vertici della DNC , impresa appaltatrice, con l’intento di siglare l’accordo per  garantire il reintegro di tutti i lavoratori espulsi dal ciclo produttivo. Nella riunione tenutasi mercoledi 1 ottobre però la società consortile Dnc ha lamentato problemi di natura economica e contrattuale nei confronti della stazione appaltante, l’Autorità Portuale, nonostante che il 15 settembre il  presidente dell’Autorità Portuale, Pasqualino Monti aveva rassicurato sulla ripresa delle attività e che sarebbero stati risolti i problemi economici con il pagamento dell’undicesimo ed il dodicesimo SAL ( stato avanzamento lavori), ed il 17 settembre  la direzione lavori dichiarava superati i problemi legati alla rimodulazione contrattuale.  Come Filca Cisl di Roma  e provincia accogliamo positivamente l’ultima dichiarazione del presidente dell’Autorità Portuale che chiede la ripresa immediata dei lavori precisando però che la ripresa non è vincolata  essenzialmente all’accordo tra sindacati e Dnc che invece è focalizzato  a risolvere le problematiche dei lavoratori licenziati.
Auspichiamo che dalle parole si passi ai fatti, non vi è neanche un minuto da perdere. Chiediamo l’immediata ripresa dei lavori, garanzie su crono programma per la ripresa delle attività all’interno del cantiere e sulla ricollocazione di tutti i 300 lavoratori, compresi le 50 maestranze licenziate a giugno. Su questo non transigiamo e chiediamo che venga presa una decisione che permetta agli operai di ritornare al lavoro per evitare altre ricadute occupazionali  negative  in un territorio come quello di Civitavecchia già stretto nella morsa della disoccupazione.”

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