“È una vittoria dei lavoratori e del sindacato. Il confronto prosegue, e non dobbiamo fare l’errore di abbassare la guardia, ma possiamo ritenerci davvero soddisfatti per il risultato ottenuto”. Mennato Magnolia, operatore della Filca regionale campana, commenta così il dietrofront dell’azienda Novolegno di Montefredane (Avellino), che qualche settimana fa aveva annunciato il ricorso alla mobilità per 62 tra operai e impiegati sui 142 totali. Dopo un summit presso la Commissione Attività Produttive della Regione Campania ed un altro vertice presso la Prefettura, Filca, Feneal e Fillea sono riuscite a bloccare il procedimento, strappando la Cassa integrazione ordinaria a rotazione fino al 3 ottobre prossimo, con anticipazione dell’importo, per tutti gli operai dello stabilimento. L’azienda, che fa parte del gruppo Fantoni, è attiva dal 1980 nella produzione di pannelli, è l’unico impianto che il gruppo possiede nel mezzogiorno ed è il solo stabilimento italiano in cui si vogliono operare tagli al personale. Una strategia aziendale davvero discutibile. “Quando ha annunciato la mobilità – prosegue Magnolia – l’azienda aveva ancora a disposizione ben 39 settimane di cassa integrazione ordinaria nel biennio. Il ricorso alla mobilità ci è sembrato frettoloso e davvero inspiegabile”. Dal 28 agosto scorso i lavoratori dello stabilimento erano in assemblea permanente; uno sciopero ad oltranza interrotto solo ieri, dopo l’annuncio dalla Prefettura. “Ora la vertenza ritorna a bocce ferme”, sottolinea Magnolia, che insieme a Michele Barbone, della Filca di Avellino, sta seguendo la vicenda. “Sono stati calendarizzati 6 incontri tra azienda, organizzazioni sindacali, Rsu e Confindustria, per un confronto di merito. La soluzione trovata è positiva ma transitoria: e se è pur vero che non c’è più la spada di Damocle della mobilità che pende minacciosa sulle teste dei lavoratori, è altrettanto vero che prosegue l’impegno su tutti i fronti per cercare un accordo a lungo termine, affrontando le questioni della riorganizzazione e della competitività aziendale”. Insomma, si lavora per evitare che il problema sia solo rinviato e non risolto definitivamente: “La situazione di incertezza resta – ammette Giovanni D’Ambrosio, segretario generale della Filca Campania – a prescindere da questo momento di tregua. E resta la necessità di fare un confronto nazionale con il gruppo Fantoni per capire complessivamente la politica di questo gruppo e per conoscere i programmi del gruppo, cosa ha in cantiere per la Novolegno. L’importante è che si scongiuri qualsiasi tipo di licenziamento”.