Prosegue la trattativa presso l’azienda Novolegno di Montefredane, per scongiurare il rischio di licenziamenti. Dopo l’ultimo incontro tenutosi presso l’Associazione degli Industriali, durato fino a tarda notte il 31 gennaio scorso, il giorno successivo si è tenuta di nuovo l’assemblea generale dei lavoratori, con la partecipazione dei segretari generali di Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil di Avellino, rispettivamente Mennato Magnolia, Antonio Famiglietti e Carmine Piemonte.
E’ stata un’assemblea dura ed intensa, durata circa tre ore, per sviscerare l’esito della riunione e costruire insieme una strategia che rinnovasse il mandato dei lavoratori senza interrompere il confronto, per tentare di raggiungere gli obiettivi del mantenimento dei livelli occupazionali di tutti i lavoratori, senza ulteriori riduzioni di personale (l’azienda ha annunciato 18 licenziamenti e tagli alle retribuzioni dei lavoratori). Bisogna evitare di gravare sulle retribuzioni dei lavoratori il recupero delle perdite di bilancio enunciate dall’azienda per circa tre milioni di euro nel 2010, di cui due, secondo la posizione dell’azienda, da recuperare nel 2011.
Ora si auspica che la ripresa del confronto possa portare a risultati chiari e precisi, circa un piano aziendale capace di fronteggiare la crisi peraltro aggravata dalle difficoltà di mercato e dalle tensioni sociali nei paesi africani, luoghi dove l’azienda ha notevoli investimenti ed interessi. Un risultato chiaro e preciso da raggiungere attraverso l’ottimizzazione dell’utilizzo del personale, definendo un organigramma adeguato alle produzioni da svolgere nel 2011, utilizzando fruttuosamente gli ammortizzatori sociali, ordinari e straordinari, ancora cospicui, per gestire eventuali eccedenze di manodopera in tutti i reparti dell’attività produttiva dello stabilimento, con una equa distribuzione del lavoro (a riguardo si è pervenuti ad un accordo la sera del 31 sulle modalità di gestione delle ulteriori quattro settimane di cassa integrazione ordinaria).
Bisogna a ridurre gli sprechi e ottimizzare al meglio e al massimo l’utilizzo della forza lavoro, recuperando con questi strumenti, perdite e competitività, limitando al minimo il concorso dei lavoratori, senza eliminare i diritti acquisiti che sono legati al disagio della prestazione lavorativa dei turni e del lavoro del sabato e della domenica. E’ possibile ancora trovare le giuste soluzioni, anche forti del rinnovato mandato dei lavoratori. Il sindacato e per quanto ci riguarda la Filca Cisl si batterà per raggiungere questi obiettivi, fermo restando che per quanto ci riguarda ascolteremo e decideremo insieme ai lavoratori a cui spetta l’ultima parola.