Anche la Filca-Cisl aderisce alla Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, in programma domani, sabato 25 novembre, ed istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. “Il 25 novembre non celebriamo un rito, ma viviamo una data importantissima che ci consente di ricordare a tutti che il rispetto è alla base di ogni rapporto. Assistere inermi all’aumentare del numero delle donne che subiscono violenza è ingiusto e sbagliato. Tutti noi abbiamo il dovere di combattere questo fenomeno, ogni giorno, anche sui luoghi di lavoro. Il sindacato in questo senso ha un ruolo fondamentale per assicurare la dignità e l’incolumità delle donne”, ha concluso Turri.
In una nota la Cisl nazionale “conferma e rilancia il proprio impegno contro un fenomeno che, purtroppo, ha segnato negativamente anche il 2017. Numerose le iniziative in corso nei diversi territori, che raccontano quanto la Cisl si stia spendendo per cercare di affrontare e contrastare nel migliore dei modi le criticità che permangono su questo fronte e i pericoli che a volte rischiano di riportarci indietro nel tempo”.
“Per accompagnare questi momenti di sensibilizzazione e di riflessione che faranno da corollario concreto a questa Giornata internazionale di lotta alla discriminazione femminile, la Cisl ha realizzato insieme al Coordinamento Nazionale Donne, un Manifesto, in linea tematica con quelli precedenti, recante lo slogan “Diamo un taglio al silenzio”, per ribadire che i maltrattamenti, la violenza in famiglia, lo sfruttamento e le molestie sul lavoro e sulle vittime della tratta, non vanno sottaciuti come “affari privati” e che l’unica strada verso la libertà da ogni sopruso e violenza resta l’atto primario della denuncia. Per la Cisl “solo così si potrà contare appieno su protezione, assistenza e reinserimento socio-lavorativo.
Nonostante innegabili progressi negli ultimi anni, ancora troppo poche le denunce, complice la scarsa informazione, la paura e spesso anche la disattenzione del legislatore, come accaduto ad esempio di recente per lo stalking con la riforma del processo penale.
Occorre far sì che la violenza non resti nascosta continuando e rafforzando la nostra opera quotidiana per un cambiamento culturale di maggiore rispetto della persona e di informazione e sensibilizzazione a partire dai luoghi di lavoro, perché una società più consapevole dei suoi problemi è già a metà strada rispetto alla loro soluzione”,conclude la nota della Cisl nazionale.