Roma
Dall’Archivio storico al centro di documentazione.
L’importanza del pecorso della Filca L’iniziativa di riordino dell’archivio storico è promossa dalla Fondazione Giulio Pastore in collaborazione con la Facoltà di conservazione dei beni culturali dell’Università di Viterbo. L’obiettivo è quello di non disperdere la cultura del passato, ma anzi, attraverso le esperienze e le conquiste effettuate, contribuire a costruire e rafforzare il ruolo del sindacato di oggi e di domani. Cominciato nel 2005 e proseguito per tutto il 2006, il lavoro di ordinamento delle carte dell’Archivio storico e delle opere a stampa del Centro di documentazione della Filca-Cisl nazionale è giunto in dirittura finale. Nei mesi passati, la segreteria nazionale ha predisposto un ambiente particolarmente confortevole, al sesto piano della sede di Via del Viminale 43, a Roma, che fungerà da Sala di consultazione.
Qui è stata collocata parte della documentazione che appartiene all’Archivio storico della Filca e quasi tutta la documentazione che farà parte del Centro di documentazione della stessa Federazione. Il lavoro di ordinamento, inventariazione dell’archivio e di catalogazione del Centro di documentazione è stato condotto dapprima da un gruppo di laureate della Facoltà di conservazione dei beni culturali dell’Università di Viterbo e poi proseguito direttamente da alcune collaboratrici della Fondazione Giulio Pastore, sotto la direzione del prof. Luciano Osbat. La Sala di consultazione è stata dotata di un computer e di una stampante e qui è cominciato il lavoro di inventariazione informatizzata dell’Archivio con il programma "Sesamo Pro" (un programma che gira su una base di Access e che è stato creato dalla Regione Lombardia e distribuito per suo conto).
E’ già stata inventariata quella parte dell’archivio che riguarda i momenti istituzionali della vita del sindacato (Congressi, Segreterie, Consigli ed Esecutivi, Assemblee organizzative e Convegni) e si è passati ora alle carte che riguardano l’Organizzazione e il Tesseramento, la Formazione, i rapporti con la Cisl e gli altri sindacati, i rapporti con le strutture territoriali e con le controparti. "Si prevede di completare l’ordinamento dell’Archivio e la sistemazione della parte più rilevante del Centro di documentazione – afferma Osbat – entro l’estate del 2007. Non manca giorno che dagli uffici della Filca non esca qualche nuovo pacco di documentazione archivistica da riordinare com’è accaduto recentemente quando sono stati individuati circa duecento manifesti che parlano di alcuni momenti significativi della storia dell’Organizzazione e qualche migliaio di fotografie (alcune a stampa altre digitali) che presentano congressi, assemblee, manifestazioni e dirigenti sindacali della Filca (e non solo) di tutt’Italia".
Al lavoro sull’archivio si dedicano le dott.sse Chiara Rebonato assegnista presso l’Università di Viterbo e ricercatrice presso la Fondazione Giulio Pastore, e la dott.ssa Ida Ricci, ricercatrice presso la stessa Fondazione. Quello che è stato denominato come Centro di documentazione si compone di due grandi sezioni che comprendono materiale a stampa (opuscoli, riviste, libri) degli ultimi cinquant’anni. La prima sezione è composta dalle pubblicazioni edite dalla Filca (dalle sue riviste ai contratti sottoscritti e pubblicati, dalle pubblicazioni fatte in occasione di congressi e assemblee ai manuali e agli opuscoli utilizzati per le attività di formazione o di prevenzione). La seconda sezione è composta dalle pubblicazioni che la Filca ha ricevuto o che ha acquistato per le necessità dei suoi uffici e dipartimenti: è materiale strettamente attinente ai problemi che la Filca ha affrontato nel corso della sua lunga attività (da quelli della formazione ai rapporti con gli enti, dalla politica economica al settore previdenziale, dalle condizioni di lavoro alle politiche contrattuali, ed altro).
Anche il Centro di documentazione avrà un catalogo informatizzato della prima sezione che potrà essere consultato direttamente attraverso la rete interna della Filca. Il 7 maggio 2007 è stata presentata e discussa all’Università di Viterbo, presso la Facoltà di conservazione dei beni culturali, una tesi di laurea magistrale (cioè una laurea di secondo livello) della dott.ssa Graziella Maltese dal titolo Il Centro di documentazione a stampa della Filca-Cisl nazionale. Lo stato della documentazione ed alcune idee progettuali. Ne è stato relatore lo stesso prof. Luciano Osbat nella sua qualità di docente di Archivistica speciale II. Nella tesi, dopo aver presentato brevemente la storia della Filca, si è parlato della sua organizzazione interna e delle ragioni per le quali questa documentazione a stampa si è venuta accumulando.
E’ stato compiuto anche un esame analitico di tale documentazione con particolare attenzione volta alla ricostruzione dei periodici editi dalla Filca nel corso del tempo (non tutti più presenti presso la sede nazionale ma per fortuna conservati in alcune grandi biblioteche statali come la Biblioteca nazionale centrale di Firenze). Infine la tesi ha proposto alcune idee progettuali per la sistemazione complessiva del materiale a stampa con la creazione delle due sezioni di cui si diceva. E’ stata correlatrice della tesi la prof. Gabriella Ciampi docente di Storia contemporanea e la Commissione di laurea ha valutato molto positivamente il lavoro conferendo la laurea magistrale con il massimo dei voti e la lode.
"La Fondazione Giulio Pastore – conclude il docente universitario – si è proposta alla Filca per la gestione della Sala di consultazione una volta che il lavoro di inventariazione dell’Archivio e di catalogazione del Centro di documentazione saranno completati. In concreto questo significherà che gli operatori e gli studiosi interessati alla consultazione di quella documentazione potranno rivolgersi direttamente alla Fondazione per il reperimento del materiale di loro interesse e che il personale della Fondazione farà il servizio di assistenza (in Sala consultazione della Filca e nella stessa sede della Fondazione) e curerà la tenuta e l’aggiornamento dei cataloghi informatizzati".
Pesenti: le ragioni del progetto
Segretario, qual è lo scopo di questo archivio storico?
La nostra storia è passata attraverso moltissime, lotte, conquiste ed esperienze che hanno contribuito a costruire e rafforzare il sindacato. Per questo motivo abbiamo fortemente voluto la riorganizzazione del nostro archivio che, oltre ad un nostro uso interno, deve intendersi come un trasferimento della nostra cultura sindacale all’esterno Vogliamo lasciare un segno di quello che è stato e sarà il nostro operato a tutela dei soci che abbiamo rappresentato, rappresentiamo e rappresenteremo. C’è da dire, inoltre, che stiamo avviando la procedura per il riconoscimento e dichiarazione di notevole interesse storico ed entrare, così, a far parte del circuito degli archivi e, quindi, consultabile per studi e ricerche.
Vi sono altre iniziative in corso?
Con la Fondazione Pastore e l’Università Cattolica di Milano stiamo realizzando altre due iniziative. La prima riguarda una ricerca a carattere sociologico che, attraverso un sondaggio, ha coinvolto un migliaio di persone tra nostri delegati ed operatori a tempo pieno per valutare le loro esigenze sindacali ed il rapporto che hanno con la società. Sarà uno strumento utile che ci permetterà di individuare punti di criticità da migliorare. La seconda riguarda la realizzazione di un’indagine storica sul movimento sindacale ed i settori che tuteliamo dall’inizio del ‘900 ad oggi
Pagina a cura di Claudio Sottile
Storia della Federazione
La storia e l’esperienza della Filca Cisl ha più di 50 anni di vita. La Federazione Italiana Lavoratori Costruzioni ed Affini (Filca) nasce nel febbraio del 1959 con il I° Congresso Nazionale di Salerno. Nella nuova organizzazione confluirono, federandosi, la categoria del legno (Fullav), degli edili (Federedile) e dei cavatori (Filie) che, nate con la Cisl, condivisero la costruzione del Libero Sindacato dopo la rottura, nell’estate del 1948, dell’unità della Cgil. Non a caso la Filca rivendica pienamente l’esperienza difficile ed ardua di quegli uomini che dal 1948 al 1959, nel solco tracciato da Giulio Pastore e Mario Romani, posero le basi affinché prendesse corpo un’esperienza sindacale nuova e originale nel mondo delle costruzioni e del legno.
Le pietre miliari di questo cammino
Luglio | 1948 | Roma | Nasce la FULLAV | |
26 | Agosto | 1948 | Bergamo | Nasce la Federdili |
23 – 25 | Settembre | 1949 | Roma | I° Congresso |
8 – 10 | Ottobre | 1949 | Roma | I° Congresso FULLAV |
Settembre | 1951 | I° Congresso FILDE | ||
18 – 19 | Marzo | 1955 | Riva del Garda | Congresso FULLAV |
19 – 20 | Marzo | 1955 | Bologna | Congresso Edili |
19 – 20 | Marzo | 1955 | Viareggio | Congresso Estrattive |
1 – 2 | Ottobre | 1955 | Brescia | I° Consiglio Generale Edili Legno e Vetro |
20 – 22 | Febbraio | 1959 | Salerno | I° Congresso FILCA Da questa data in poi, sono stati organizzati altri 12 Congressi, l’ultimo dei quali a Trieste dal 14 al 17 giugno 2005 |
I Segretari Generali
- Stelvio Ravizza dal 1955 al 1976
- Nino Pagani dal 1976 al 1980
- Giancarlo Pelachini dal 1980 al 1981
- Carlo Mitra dal 1981 al 1987
- Natale Forlani dal 1987 al 1991
- Raffaele Bonanni dal 1991 al 1998
- Cesare Regenzi dal 1999 al 2003
- Domenico Pesenti da gennaio 2003