La proroga di un ulteriore anno del contratto di solidarietà per 1.915 dipendenti, e la conseguente messa al sicuro di 788 addetti, a rischio licenziamento. È il risultato dell’accordo per la Natuzzi siglato questa mattina al ministero del Lavoro, presenti le Rsu del gruppo e le segreterie nazionali, regionali e territoriali di FenealUil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil.
“L’accordo – dichiarano i segretari nazionali Fabrizio Pascucci, Riccardo Gentile e Marinella Meschieri – consente di prorogare il CdS dal 2 maggio 2016 al 2 maggio 2017, e prevede l’introduzione di miglioramenti significativi rispetto al precedente contratto. In particolare si introduce la possibilità, a fronte di dimissioni del personale attualmente occupato, di ‘ripescare’ i lavoratori del sito di Ginosa (Taranto), attualmente in CIGS a zero ore. Nell’ambito degli investimenti in formazione per accompagnare i processi di riorganizzazione e trasformazione industriale, si è convenuto di riconvertire la professionalità di circa 60 lavoratori che saranno adibiti alla mansione di ‘assemblatore fusti’. Sono previsti incontri specifici tra le parti per la valutazione della fungibilità delle mansioni e l’articolazione degli orari di lavoro in caso di particolari esigenze produttive, previo confronto preventivo con le RSU/RSA. Infine l’accordo prevede incontri trimestrali di valutazione e monitoraggio relativamente all’andamento aziendale e applicazione del contratto di solidarietà. Riteniamo rilevante l’accordo di oggi – concludono i tre sindacalisti – perché rientra tra le iniziative messe in campo a partire da febbraio 2013, i cui obiettivi erano di evitare i licenziamenti e rilanciare l’impresa attraverso gli investimenti, la formazione professionale e la reindustrializzazione del territorio in forte sofferenza occupazionale”.
“Il futuro del Gruppo passa dalla formazione”, ha aggiunto Enzo Gallo, segretario generale della Filca Puglia e Basilicata. “È una sfida importante che stiamo vincendo attraverso la predisposizione del progetto ‘Assist’, un percorso tra sindacato, azienda e Regione Puglia per quanto riguarda la formazione e la ricollocazione dei lavoratori. Il progetto, nato da una intuizione della Filca, prevede incentivi molto interessanti a carico della Natuzzi per le aziende disposte ad assumere i dipendenti in cassa integrazione. Questi ultimi, attraverso una riqualificazione attenta e continua, possono offrire una professionalità ed una specializzazione davvero allettanti per chi intende assumerli. Il nostro slogan è ‘Nessuno deve restare a casa!’, ed è condiviso dalla stessa azienda. I risultati non tardano ad arrivare: addirittura ci sono gruppi industriali del nord che stanno valutando la possibilità di investire in Puglia. Una strategia saggia, visto che tra finanziamenti del governo, regionali e dell’azienda è possibile avere un lavoratore a costo zero per un periodo di ben tre anni”, ha concluso Gallo.