È un accordo per certi versi storico quello siglato presso l’Associazione Industriale di Bari, che prevede il premio di risultato per i lavoratori della Natuzzi, l’azienda di Santeramo in Colle produttrice di divani. “È la prima volta nella storia cinquantennale del Gruppo che si arriva ad un risultato del genere”, afferma soddisfatto Enzo Gallo, segretario generale della Filca-Cisl pugliese. “Aver introdotto la contrattazione di secondo livello in una realtà come la Natuzzi è stato possibile solo grazie al ruolo del sindacato, sempre in prima linea nelle complesse trattative con l’impresa”.
Alla base dell’accordo, che avrà decorrenza dal 1 gennaio 2011, c’è il raggiungimento di obiettivi definiti. “L’elemento variabile della retribuzione – spiega Tommaso Contaldo, segretario generale della Filca barese – sarà formato da due componenti: il premio individuale incentivante mensile, legato alla qualità del prodotto ed alla produttività, ed il premio di risultato, legato alle prestazioni collettive della produttività aziendale, che interessa circa 2000 addetti degli stabilimenti Natuzzi”. Inoltre nel corso dell’incontro sono stati discussi anche i temi della rappresentatività sindacale aziendale dei lavoratori, con la definizione del coordinamento delle Rsu del Legno/arredamento per gli stabilimenti di Bari, Taranto e Matera.
Per il segretario nazionale della Filca, Paolo Acciai, “è un fatto positivo che dopo tanti anni l’azienda ha accettato di discutere il premio di risultato. Pur in una situazione di oggettiva difficoltà, è la dimostrazione che si vuol cercare di concertare il rilancio produttivo e di qualità, punti su cui si concentra il premio”. L’accordo, a detta dei sindacati, rappresenta il primo atto di un programma di rilancio della contrattazione di secondo livello utile per la crescita della produttività aziendale. La ripresa passa anche attraverso un impegno forte dell’azienda, del sindacato, della Regione Puglia e Basilicata per sollecitare l’incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico, utile a sottoscrivere l’accordo di programma non più rinviabile e che interessa 5000 addetti attualmente in cassa integrazione.
Nel corso dell’incontro è stata anche stabilita la “mobilità volontaria” per 228 dipendenti, che riceveranno dall’azienda 13mila euro a titolo di incentivazione all’esodo.