“Rispettare l’accordo sottoscritto l’8 ottobre 2013”. Lo chiede a gran voce il Segretario generale della Filca Cisl Puglia Basilicata, Crescenzio Gallo, anticipando i temi della convocazione del 21 giugno presso il Mise sulla vertenza del mobile imbottito. ‘E’ fondamentale – aggiunge – che l’azienda comprenda che la Cabina di regia del 21 giugno potrebbe essere l’ultima chance per i circa 300 lavoratori in Cassa integrazione straordinaria i quali, da più di 10 anni, attendono di avere certezze sul loro futuro, visto che Pasquale Natuzzi ha sempre dichiarato che nessun dipendente sarebbe rimasto senza lavoro”.
La grande opportunità, secondo Gallo, “sarebbe quella di dare una seria risposta ai progetti che la Sofit (società per la costituzione delle Newco, voluta fortemente da Natuzzi) ha presentato all’azienda e alle rispettive regioni – Puglia e Basilicata – onorando appieno quanto sottoscritto nell’accordo del 2013: cioè che Natuzzi conceda alle Newco i suoi capannoni vuoti, Ginosa in testa, con un fitto adeguato. Cosa che pare non proceda a causa di un’eccessiva richiesta da parte della Natuzzi che così verrebbe meno al patto sottoscritto. Al contrario – osserva Gallo – ci si sarebbe aspettato un atteggiamento di maggiore disponibilità dall’azienda proprio per salvaguardare non solo la produzione ma l’occupazione giustamente invocata dal patron della Natuzzi”.
Le difficoltà appena espresse non ci possono portare alla chiusura senza una soluzione e il tempo che passa inesorabilmente gioca a sfavore dei lavoratori in Cassa Integrazione. Se il sindacato ha scelto di firmare i contratti di solidarietà era proprio per tutelare sia i lavoratori oggi in solidarietà sia chi, invece, è in Cigs in attesa di soluzione”. Un accordo tra gentiluomini, secondo la Filca, non può vanificarsi alla fine di un percorso già stabilito. Altrimenti, se una parte non rispetta i patti, i lavoratori dovrebbero tutti rientrare in produzione alla Natuzzi una volta scaduta la Cigs.