NATUZZI ANNUNCIA 1.900 ESUBERI, SINDACATI SUL PIEDE DI GUERRA

NATUZZI ANNUNCIA 1.900 ESUBERI, SINDACATI SUL PIEDE DI GUERRA

NatuzziNon solo Ilva. In Puglia in questi giorni è la situazione del Gruppo Natuzzi a catalizzare l’attenzione dei media e a preoccupare sindacato e istituzioni. L’azienda di Santeramo in Colle, leader nella produzione di divani e complementi d’arredo, ha annunciato un piano di esuberi da 1.900 unità sui 2.700 dipendenti, un colpo durissimo per un territorio, quello della Murgia barese e tarantina, già messo a dura prova dalla crisi.
Mentre si susseguono le iniziative di protesta, con scioperi degli stabilimenti di Santeramo, Laterza e Ginosa, ci si prepara all’incontro in programma domani presso l’assessorato regionale al Lavoro. Paolo Acciai, segretario nazionale della Filca-Cisl, è perentorio: “Pasquale Natuzzi deve dare certezze sul Piano industriale del Gruppo, invece di fare scelte drastiche e unilaterali. Non è possibile che ci siano stabilimenti inutilizzati a seguito dell’accentramento della produzione, e che non si riesca a dare seguito all’Accordo di programma per il Distretto del mobile imbottito sottoscritto a febbraio scorso, che prevede risorse per ben 101 milioni di euro”.
Preoccupato per le ricadute non solo economiche ma anche sociali Enzo Gallo, segretario generale della Filca pugliese: “Non comprendiamo davvero il mutismo in cui si è chiuso il Gruppo sulla vertenza che i lavoratori portano avanti da qualche giorno davanti ai cancelli di tutti gli stabilimenti dell’azienda. Chiediamo a gran voce – ha aggiunto Gallo – che Natuzzi arrivi con una proposta definitiva di Piano industriale, in grado di rilanciare l’azienda e l’intero settore del mobile imbottito così come più volte si è impegnato a fare nell’ambito dei confronti attivati in sede di Accordo di Programma e di Ministero dello Sviluppo Economico”.
Intanto la situazione si fa sempre più rovente: oltre 400 lavoratori hanno manifestato nei giorni scorsi davanti allo stabilimento e agli uffici di Santeramo, in contrada Iazzitiello, tra la totale indifferenza dei vertici del Gruppo, protetti da uno spiegamento di forze senza precedenti. “Dmani – spiega Tommaso Contaldo, segretario generale della Filca di Bari – gli operai a bordo di pullman e auto si sposteranno a Bari per presidiare l’incontro tra azienda e sindacati. Vogliamo far sentire la nostra voce contro queste scelte che si tradurrebbero inevitabilmente in un abbandono della produzione in Italia”. Da diversi giorni negli stabilimenti tarantini (Laterza e Ginosa) gli operai stanno scioperando ad oltranza e tenendo sit-in giorno e notte: “L’annuncio di Natuzzi – sottolinea Vito Lincesso, segretario generale della Filca Brindisi-Taranto – è uno schiaffo alle lavoratrici e ai lavoratori, protagonisti in questi anni di durissimi sacrifici a causa del massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali”.
 

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