Era una notizia attesa, ma non per questo meno grave e dolorosa: il Gruppo Natuzzi ha annunciato il licenziamento di 1.726 unità, delle quali 1.580 nella produzione e 146 negli uffici. La notizia è stata data questa mattina, presso la sede nazionale di Confindustria, nel corso della presentazione del piano industriale quinquennale del Gruppo, che prevede lo smantellamento degli stabilimenti di Ginosa (Taranto) e Matera. Una decisione duramente criticata dal segretario nazionale della Filca-Cisl, Paolo Acciai: “Il Piano industriale è semplicemente vergognoso, perché fa ricadere solo sui lavoratori le conseguenze di una gestione aziendale a dir poco fallimentare”.
“Non è possibile – ha aggiunto Acciai – che ci siano stabilimenti inutilizzati a seguito dell’accentramento della produzione, e che non si riesca a dare seguito all’Accordo di programma per il Distretto del mobile imbottito sottoscritto a febbraio scorso, che prevede risorse per ben 101 milioni di euro. Ci opporremo con ogni mezzo alle intenzioni dell’azienda, che se attuate avrebbero conseguenze sociali inimmaginabili”. In queste ore si stanno programmando assemblee, scioperi e mobilitazioni in tutti gli stabilimenti, e si stanno formalizzando richieste di incontro alla Presidenza del Consiglio ed ai ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico. “L’azienda – ha concluso il segretario nazionale della Filca – ha anche dichiarato che se non si abbasserà il costo del lavoro potrebbe procedere ad ulteriori licenziamenti nei prossimi anni”.
Sindacati in fermento anche in Puglia e Basilicata: “Chiederemo quanto prima un incontro alla Regione Puglia – ha dichiarato Enzo Gallo, segretario generale della Filca regionale – perché possa partire il progetto ‘Distretto della casa’, che attraverso un coordinamento delle istituzioni locali e nazionali possa rilanciare il comparto del mobile imbottito. Il nostro timore – osserva Gallo – è che la Natuzzi abbia iniziato il suo disimpegno nell’area murgiana, tralasciando le responsabilità sociali e l’impegno dichiarato recentemente presso la Regione Puglia”.
Il Gruppo Natuzzi di Santeramo in Colle (Bari), leader nella produzione di salotti, conta 7.000 dipendenti totali, 5 stabilimenti in Italia con 3.175 addetti, più 1.340 nell’indotto. Nel 2012 ha fatto ricorso alla Cassa Integrazione Straordinaria per 1.450 lavoratori, dei quali 674 a zero ore. Nel Distretto del mobile imbottito, a cavallo tra la Puglia e la Basilicata, una decina di anni fa operavano circa 500 aziende, nelle quali lavoravano oltre 14mila persone. Numeri letteralmente decimati dalla crisi, e probabilmente destinati a calare ulteriormente.