Il 5 aprile scorso, presso la Prefettura di Napoli, alla presenza del Presidente del Consiglio Mario Monti, dei Ministri Annamaria Cancellieri, Francesco Profumo, Fabrizio Barca, Lorenzo Ornaghi, del Presidente dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, del Prefetto di Napoli Andrea De Martino, del Soprintendente per i Beni Archeologici di Napoli Pompei, e dei rappresentanti sindacali di Feneal-Uil, Filca Cisl e Fillea-Cgil di Napoli, è stato firmato il “Protocollo di legalità” per la realizzazione del ‘Grande progetto Pompei’.
“Il progetto – spiega Raffaele Del Solio, segretario generale della Filca partenopea – attraverso una Intesa Istituzionale tra i soggetti firmatari del Protocollo costituenti il Gruppo di lavoro per la legalità e la sicurezza del Progetto Pompei, è realizzato con misure atte a contrastare l’infiltrazione della criminalità. L’obiettivo è quello di controllare, attraverso monitoraggi costanti, che non un euro vada alla criminalità. Tra le altre cose il progetto prevede rilievi e diagnostica (8 milioni e 200mila euro); il consolidamento delle opere (85 milioni di euro, 47 dei quali per il finanziamento di 39 progetti già redatti dalla Soprintendenza archeologica di Napoli e Pompei e 38 milioni di opere da progettare); l’adeguamento dei servizi per i visitatori (7 milioni di euro); il potenziamento dei sistemi di sicurezza e di telesorveglianza (2 milioni di euro) e il rafforzamento della struttura organizzativa e tecnologica della Soprintendenza (2 milioni e 800 mila euro). Le misure adottate sono i conti unici dedicati; i bonifici SEPA; i contratti con clausola risolutiva espressa; il monitoraggio della “filiera delle imprese”; il controllo della cessione del credito; il monitoraggio di uomini e mezzi; l’obbligo per l’appaltatore di procedere al distacco della manodopera solo previa autorizzazione della stazione appaltante; un tavolo di monitoraggio presso la Prefettura dei flussi di manopera”.