MURGIA, ASSEGNATI I FONDI PER LA REINDUSTRIALIZZAZIONE DEL SETTORE DEL MOBILE IMBOTTITO

MURGIA, ASSEGNATI I FONDI PER LA REINDUSTRIALIZZAZIONE DEL SETTORE DEL MOBILE IMBOTTITO

“Il primo passo per il rilancio del settore del mobile imbottito è stato finalmente fatto”! Così il Segretario generale della Filca Cisl Puglia, Crescenzio Gallo, a pochi giorni dal presidio del 27 luglio davanti al Ministero dello Sviluppo economico a Roma quando è stata sottoscritta l’intesa sugli interventi nell’area murgiana. L’incontro tra Claudio De Vincenti, sottosegretario del ministero dello Sviluppo economico, e Loredana Capone vicepresidente della Regione Puglia ha definito il percorso per l’assegnazione dei fondi utili alla reindustrializzazione del settore del mobile. “Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil – osserva Gallo – sono soddisfatte di questo accordo, la politica si è resa finalmente disponibile alla soluzione ai problemi dei lavoratori del polo murgiano”.
Le segreterie di Feneal, Filca e Fillea, che organizzano i lavoratori del mobile imbottito, plaudono ai fondi stabiliti dal dicastero per i percorsi di formazione, ed hanno deciso di mettere a disposizione le scuole di formazione (Formedil), al fine di attuare velocemente percorsi di riqualificazione degli oltre 7000 lavoratori che, nel corso di questi 4 anni, sono stati allontanati dall’attività lavorativa ed utilizzano, ad oggi, gli ammortizzatori sociali.
È importante che il programma per il rilancio del settore del mobile imbottito, la cui data ultima è stata individuata il 30 settembre, tenga conto di tutte le risorse presenti nel territorio. “Questo è solo il primo passo – aggiunge Gallo – ora si deve passare in tempi brevi alla fase esecutiva. Per questo i sindacati di categoria chiederanno alla vicepresidente Capone un incontro urgente, affinché, nel più breve tempo possibile, si possa avviare il percorso di formazione e riqualificazione dei lavoratori in cassa integrazione, ma soprattutto sollecitano l’impegno forte di Confindustria nella ricerca di nuove opportunità imprenditoriali utili alla ricollocazione dei lavoratori negli stabilimenti produttivi”.

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