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Modena, sciopero di 8 ore per la sicurezza nei cantieri Tav

Modena, sciopero di 8 ore per la sicurezza nei cantieri Tav

Modena
Iniziativa di Filca, Feneal e Fillea dopo l’ennesima morte sul lavoro
Sciopero generale di 8 ore oggi nei cantieri della Tav di Modena, proclamato dai sindacati provinciali dell’edilizia, Filca Cisl, Feneal Uil e Fillea Cgil, dopo l’ennesimo incidente mortale sul lavoro, che è costata la vita ad un lavoratore campano di 37 anni, nel cantiere 35 della linea Ferroviaria ad Alta Velocità gestita dalla Consortile “Modena Scarl”. L’iniziativa ha registrato l’adesione della categoria dell’industria modenese che ha organizzato un presidio davanti alla Prefettura. Sono invece due le ore di sciopero indette sempre per oggi da Cisl, Cgil e Uil, dalle 10 alle 12, a cui sono invitati ad aderire i lavoratori di tutti i settori privati. Per il pubblico impiego le organizzazioni sindacali propongono una fermata simbolica di pochi minuti , in coincidenza del presidio di protesta davanti alla Prefettura. Inoltre i sindacati confederali e di categoria chiedono il sequestro del cantiere teatro dell’infortunio e l’avvio immediato di un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati ai lavori della tratta modenese dell’Alta velocità ferroviaria per la verifica e la messa in sicurezza dei cantieri. I sindacati di categoria hanno anche deciso di estendere, attraverso iniziative specifiche in tema di sicurezza, le azioni a sostegno dello sciopero sull’intera tratta Bologna-Lodi. Intanto, la committente Tav avrebbe convocato i vertici del Consorzio Cepav Uno per approfondire e verificare tutte le questioni inerenti la sicurezza sul lavoro, in seguito all’incidente mortale nel cantiere 35. “Basta con gli infortuni, non è più possibile andare avanti così”, è il commento sull’incidente mortale di Ciro Donnarumma, segretario generale della Filca Cisl Emilia Romagna. “I Consorzi costruttori devono reagire con vigore – aggiunge Donnarumma – e realizzare misure di assoluta sicurezza per i propri dipendenti e per tutti quelli delle ditte che operano in sub-appalto. Di attrezzature, macchinari, modalità operative, direzione ed esecuzione si deve avere comprovata e assoluta certezza d’idoneità”. Il responsabile degli Edili Cisl ricorda anche che l’incidente è il sesto infortunio mortale dall’inizio dei lavori per la realizzazione della Tav. E se l’incidente inevitabile non esiste, escludendo l’incuria e l’improvvisazione con la fatalità, occorre, secondo Donnarumma, che “tutte le misure tecniche ed organizzative vengano prese per tempo a tutti gli addetti messi nelle condizioni di rispettare le regole della sicurezza. Per realizzare condizioni di lavoro in sicurezza – sottolinea il sindacalista Filca – sono necessari grandi sforzi organizzativi che coinvolgano tutti gli attori, dalle imprese ai direttori dei lavori, dalle stazioni appaltanti fino all’ultimo operaio arrivato in cantiere”. Dunque, “lo sforzo formativo e preventivo deve abbracciare tutti i lavoratori, come precondizione per coloro che entrano per la prima volta nel cantiere e come costante elemento di verifica nelle fasi operative e di direzione”. In attesa degli accertamenti per verificare eventuali responsabilità, il sindacato degli edili Cisl ha richiesto un vertice nazionale di verifica sulla sicurezza a Tav e Cevap Uno. Infine, nell’esprimere cordoglio ai familiari, la Filca ha deciso di intraprendere iniziative concrete di solidarietà e sostegno alla famiglia del lavoratore campano deceduto.

Francesco Tobia

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