“MOCCIA” DI MONTESARCHIO, DIPENDENTI IN PRESIDIO DA OLTRE 2 MESI A DIFESA DEL LAVORO

“MOCCIA” DI MONTESARCHIO, DIPENDENTI IN PRESIDIO DA OLTRE 2 MESI A DIFESA DEL LAVORO

Sono in presidio permanente da oltre due mesi i 40 dipendenti dell’azienda “Moccia” di Montesarchio, in provincia di Benevento. Protestano contro la decisione dell’azienda, che ha deciso di chiudere i battenti dopo 70 anni di attività nel settore lapideo.
“Si tratta di una decisione scellerata e sbagliata – dichiara Nunzio Pino, Rsu della Filca – che avrebbe effetti dannosissimo non solo per le 40 famiglie dei lavoratori, ma anche per tutto l’indotto, quantificabile in circa un centinaio di persone. In questi mesi oltre a dar vita a questo presidio permanente abbiamo incontrato rappresentanti della politica e delle istituzioni, ci hanno rassicurato e garantito il loro impegno, ma l’azienda sembra non voler tornare indietro sui propri passi. Eppure ci sarebbero 8 mesi di Cassa integrazione già approvati, più altri 6 mesi a disposizione dalla Regione Campania per le aree di crisi. 14 mesi di ammortizzatori sociali che rappresenterebbero una importante boccata d’ossigeno per i lavoratori, ma che l’azienda non vuole concedere”.
“La proposta che hanno avanzato, una offerta di 8.000 euro per ogni lavoratore, più che un accordo tombale, come l’hanno definito, rappresenta una vergogna, una condizione inaccettabile. Speriamo davvero che si possa salvare l’azienda e la sua attività, visto che gestisce l’unica cava di argilla in tutta la regione”, ha concluso Pino. 

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