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MOBILE IMBOTTITO, L’11 GIUGNO MANIFESTANO IN PUGLIA E BASILICATA SINDACATI E CONFINDUSTRIA

MOBILE IMBOTTITO, L’11 GIUGNO MANIFESTANO IN PUGLIA E BASILICATA SINDACATI E CONFINDUSTRIA

Il Governo deve decidere se “l’Accordo di programma del 2006, necessario per innovare e attrarre investimenti nel settore del mobile imbottito, va avviato o bisogna cambiare pagina. Lo hanno sottolineato a Bari i rappresentanti di Confindustria Puglia e delle organizzazioni sindacali dicendo ai giornalisti che “la situazione è gravissima e pericolosissima”. E per sensibilizzare l’opinione pubblica, fare il punto della situazione e coinvolgere più soggetti possibili lunedì 11 giugno prossimo un’autocolonna partirà da Ginosa e, passando per il territorio murgiano, giungerà dinanzi alla Prefettura di Bari dove affiderà al prefetto un appello rivolto al ministro Passera per l’avvio urgente dell’Accordo. La manifestazione si svolgerà in contemporanea anche in Basilicata con le stesse modalità (LEGGI IL VOLANTINO).
“Il futuro del mobile imbottito – ha evidenziato Crescenzio Gallo, della Filca Cisl – è anche nell’innovazione, in progettazioni ecologiche che investano settori come il turismo e l’alberghiero, in una politica di premialità per attrarre investimenti anche stranieri”. “Negli ultimi 4 anni sono sparite circa 4mila aziende, si sono persi 8 mila posti di lavoro: non è più tempo – ha rilevato il presidente di Confindustria Puglia, Angelo Bozzetto – di attese; ora il Governo nazionale deve decidere e dire se intende valorizzare questo patrimonio imprenditoriale che vede Puglia e Basilicata insieme, attraverso l’avvio dell’Accordo di programma o se invece bisogna cambiare pagina”.
“Vogliamo continuare a essere leader in questo settore ma da soli – ha proseguito Bozzetto che nei giorni scorsi ha scritto ai vertici di Confindustria e delle istituzioni regionali di Puglia e Basilicata – non possiamo farcela; ognuno deve fare la propria parte e assumersi le proprie responsabilità. L’Accordo mira a riunire – ha detto il responsabile mobile imbottito di Confindustria Puglia, Enzo di Taranto – i soggetti interessati individuando nel territorio murgiano, a cavallo tra Puglia e Basilicata, l’area idonea per maestranze e vocazione, a attrarre investimenti nel settore. E il governo deve anche decidere dei 40 milioni di euro da destinare all’Accordo, visto che le due Regioni interessate hanno già stanziato 20 milioni di euro ciascuna.

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