“Dopo le tre vittime di Monopoli e Capurso dello scorso mese di maggio, oggi in Puglia ci troviamo a piangere una nuova vittima in edilizia: l’incidente mortale di Minervino di Lecce ci addolora e riporta alla ribalta il tema della sicurezza nei cantieri, per il quale continuiamo a chiedere sempre più controlli. Siamo vicini al dolore dei familiari per questa nuova, inaccettabile tragedia sul lavoro”. Lo dichiara Antonio Delle Noci, segretario generale Filca-Cisl Puglia e reggente della Filca-Cisl di Lecce. “Come Filca e come Cisl a tutti i livelli – aggiunge Delle Noci – stiamo ricordando che esiste una disposizione dell’Inps, che prevede con temperature superiori ai 35 gradi lo stop al lavoro e il ricorso alla Cassa integrazione. Inoltre una nota dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha chiarito che ‘indipendentemente dalle temperature rilevate, la Cigo è riconosciuta in tutti i casi in cui il responsabile della sicurezza dell’azienda dispone la sospensione delle lavorazioni in quanto ritiene sussistano rischi o pericoli per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi i casi in cui le sospensioni siano dovete a temperature eccessive’. L’edilizia – osserva il segretario della Filca Puglia – è sicuramente tra i settori più esposti, con migliaia di edili che anche in Puglia lavorano sotto il sole cocente. Bisogna intervenire anche con la contrattazione di secondo livello per introdurre strumenti in grado di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori edili, evitando inutili rischi”, conclude il reggente della Filca di Lecce.