Catanzaro
Forse l’episodio è legato alle numerose visite di ispettori nei cantieri
Grave intimidazione nei confronti di un sindacalista della Filca di Catanzaro, Rocco Mondillo, al quale hanno tagliato le gomme dell’auto. L’episodio si è verificato domenica sera a Borgia, comune di 7.000 abitanti in provincia di Catanzaro, dove vive Mondillo, segretario e operatore della Filca catanzarese. L’uomo, come i suoi colleghi catanzaresi, è impegnato in numerosi cantieri della provincia. A suo avviso l’intimidazione sarebbe legata alle numerose visite di ispettori di lavoro nei cantieri del territorio. Sulla vicenda è intervenuto il segretario regionale della Filca, Enzo Pelle: “Quello che è avvenuto è increscioso. Ancora una volta un operatore dei nostri che fa onestamente e con dovizia il proprio lavoro si trova a dover subire minacce e intimidazioni. Non ci limitiamo ad esprimere solidarietà ma gli siamo vicini per superare questo momento, anche perché il tutto è accaduto non presso la Filca o in un cantiere ma a casa sua. E questo rende l’episodio ancora più inquietante. Fino ad oggi avevamo registrato atti intimidatori alle imprese e sui cantieri, ora invece sembrano prendere di mira i sindacalisti. Evidentemente la nostra azione all’insegna della legalità e del rispetto delle regole sta infastidendo qualcuno”. “È una vera emergenza – spiega Domenico Pesenti, segretario generale della Filca – che ci obbliga ad una maggiore attenzione soprattutto nei lavori pubblici e nelle grandi opere. È necessario non solo reprimere ma anche sensibilizzare le coscienze. Bisogna sostenere e proteggere le imprese che rifiutano di pagare il pizzo alle associazioni criminali, attraverso un’azione congiunta delle parti sociali. Lo Stato e la Regione devono mettere in atto tutte le condizioni per lo sviluppo e la legalità, e penso ad azioni forti come l’anagrafe tributaria, perché non potrà mai esserci sviluppo senza legalità”. Il destino della Calabria è davvero segnato? L’episodio arriva a pochi giorni di distanza da altre due vicende che dimostrano in modo eloquente le difficoltà economiche e di ordine pubblico nelle quali versa il territorio: il ritrovamento da parte di Luciano Belmonte, segretario generale della Filca di Vibo Valentia, di due bossoli di pistola in un cantiere, ma soprattutto la decisione delle società Impregilo e Condotte di cessare tutte le attività svolte dai Consorzi Scilla I e II, con la messa in liquidazione degli stessi ed il licenziamento dei 632 dipendenti impegnati nei lavori di ammodernamento dell’Autostrada Salerno-Reggio Calabria. Le società hanno giustificato questa drammatica decisione adducendo motivi economici ma anche l’impossibilità ad operare a seguito dei numerosi atti intimidatori subiti in diversi cantieri calabresi.
Vanni Petrelli