Pubblichiamo un comunicato stampa della segretaria della Filca-Cisl di Milano, a proposito di un gravissimo atto intimidatorio a danno di un delegato della struttura, impegnato in Cassa Edile con il compito di fare controlli nei cantieri.
“Nella notte tra venerdì e sabato è stata bruciata la macchina di un nostro collega e membro del direttivo della Filca di Milano, che lavora in Cassa Edile di Milano con compiti ispettivi e di verifica nei cantieri. Questo gesto odioso e soprattutto vigliacco non è nemmeno il primo a cui assistiamo, già poco meno di due anni fa il nostro collega aveva subito un avvertimento del tutto simile a quello avvenuto la scorsa notte. Il motivo lo intuiamo tutti e il nostro settore, non certo da ieri, continua a dare segni di cattiva salute. Le imprese irregolari che inquinano l’edilizia sono sempre di più un fenomeno sotto gli occhi di tutti. La crisi per certi versi ha pure accentuato l’infiltrazione della criminalità dentro la giungla di appalti e subappalti, e capita così che chiedere il rispetto delle regole da parte di chi lavora nei cantieri possa portare a questo tipo di risposte.
La segreteria della Filca di Milano, insieme a tutti i suoi operatori, condanna questi gesti che non teme definire come criminali. Si stringe e dimostra tutto il suo sostegno all’amico e collega vittima di questa violenza, che se pur non fisica di sicuro ha lo scopo di incidere e minare sul piano psicologico chi è chiamato semplicemente a fare il suo dovere. A lui vogliamo rivolgere il nostro incoraggiamento soprattutto affinché possa sempre sentire il sostegno di tutta la nostra organizzazione.
Come segreteria daremo fondo alle nostre energie per contrastare questi fenomeni e ci attiveremo in tutte le sedi opportune per tutelare al meglio il nostro collega. Chiederemo inoltre alla Cassa Edile, in quanto datore di lavoro, di promuovere una seduta con le forze dell’ordine che svolgano gli accertamenti dovuti e che non devono e non possono essere ritenuti casuali. Tutti i lavoratori devono svolgere il loro compito nei cantieri con la dovuta serenità e con la certezza di non essere lasciati soli a fronteggiare questi piccoli uomini disonesti e meschini a cui è rimasta come arma solo la minaccia.
A questa gente noi risponderemo come sappiamo fare meglio. Sempre con la forza delle parole e la nostra presenza costante nei cantieri. A noi il contratto a loro le fiamme. Buon lavoro a tutti”.
Sulla vicenda è intervenuto Domenico Pesenti, segretario generale della Filca-Cisl nazionale: “Al nostro delegato vanno tutta la solidarietà ed il sostegno mio personale e della Filca a tutti i livelli. Il gravissimo atto intimidatorio è la dimostrazione che l’impegno per la regolarità dà fastidio e costa, ma riteniamo che gli sforzi della nostra categoria vadano non solo continuati ma anche intensificati, nell’interesse del bene comune”.