La realtà di Tursi, che non a caso è stata scelta per ospitare una delle cento iniziative nazionali contro il razzismo, è sintomatica del fatto che in una piccola regione come la Basilicata l’integrazione sociale dei migranti è più facile. A Tursi, in base ad un monitoraggio realizzato dall’ufficio anagrafe del Comune, vivono stabilmente quasi 300 immigrati, in particolare rumeni e albanesi, una delle comunità più numerose e più radicate di tutta la Basilicata in rapporto alla popolazione locale. E che la comunità straniera sia perfettamente integrata nel tessuto sociale di Tursi lo dimostra il numero di bambini iscritti alle scuole del posto: 7 alla scuola dell’infanzia, 14 alla scuola primaria, 5 alla scuola media e 10 all’istituto tecnico per geometri.
È iniziata ieri a Roma, con una conferenza internazionale sulla prevenzione delle discriminazioni, e si concluderà lunedì 21 marzo la settima edizione della “Settimana d’azione contro il razzismo”, iniziativa organizzata dall’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, istituito presso il dipartimento delle Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, che ha promosso in tutta Italia, in collaborazione con il sistema delle autonomie locali, delle parti sociali e della società civile, cento iniziative di sensibilizzazione, prevenzione e informazione sui temi delle discriminazioni razziali, della xenofobia, dell’integrazione dei cittadini stranieri e in genere di promozione del principio di parità di trattamento e di non discriminazione. Tra le iniziative in calendario a livello nazionale figura il convegno promosso dalla Cisl e dalla Filca Cisl che si terrà domani, giovedì 16 marzo, alle 16.30, nell’aula magna dell’Istituto tecnico Manlio Capitolo di Tursi (Matera) sul tema “Migranti, una risorsa da valorizzare”. I lavori saranno conclusi dal segretario generale della Filca Cisl, Domenico Pesenti. Il convegno sarà introdotto dal video “Viaggio migrante, storie di immigrazione in Basilicata” che racconta vicende emblematiche di migranti che hanno trovato in Basilicata la loro nuova dimora.
Mentre l’Italia festeggia sé stessa in occasione del 150mo anniversario dell’Unità, c’è una nuova Italia che bussa alle porte. Secondo il XX rapporto Caritas-Migrantes in otto anni la popolazione straniera in Basilicata è passata da circa 3 mila a quasi 13 mila residenti. Nel 2009 gli stranieri sono aumentati del 12,7 per cento, un dato di gran lunga superiore alla crescita nazionale (+8,8%) che testimonia come la Basilicata si stia progressivamente affermando come nuova meta di flussi migratori. Gli stranieri regolari che vivono e lavorano in Basilicata arrivano soprattutto dalla Romania, dall’Albania e dal Marocco e lavorano prevalentemente come braccianti agricoli, operai edili o badanti. Nel solo settore edile i lavoratori stranieri sono quasi 2 mila.