Matera
Sono 14 mila i lavoratori impiegati nel distretto del salotto
Con un sit-in in piazza Vittorio Veneto (previsto alle 9), Filca, Feneal e Fillea introdurranno la giornata di sciopero di otto ore indette unitariamente per il rinnovo del contratto di lavoro del settore legno e arredamento. Matera, con l’intera area pugliese delle Murge, rappresenta di certo il grosso della produzione nazionale del mobile imbottito ed è, quindi, al centro delle attenzioni sindacali per questa vertenza nazionale che coinvolge migliaia di lavoratori in un settore che presenta una ripresa produttiva dopo qualche battuta d’arresto. “Il 19 e 20 aprile – riferisce il responsabile della Filca Cisl lucana, Osvaldo Modarelli – abbiamo avuto diversi incontri per i rinnovi dei contratti collettivi con Federlegno e Unital-Confapi, che però hanno portato alla rottura delle trattative a causa delle posizioni intransigenti delle associazioni imprenditoriali, a quattro mesi dall’apertura del confronto. Su alcuni punti essenziali della nostra piattaforma – aggiunge Modarelli – abbiamo riscontrato esclusivamente risposte negative, a partire dal sistema delle relazioni industriali, quando le controparti propongono l’eliminazione dell’osservatorio Olma, che riteniamo sia fondamentale per il monitoraggio delle dinamiche del settore e dell’andamento produttivo dei distretti industriali. Sulla contrattazione di secondo livello, inoltre, le controparti non sono disponibili ad aggiungere altri livelli negoziali (come quello provinciale), salvaguardando la contrattazione, cosiccome previsto dall’accordo interconfederale del luglio 1993”. L’altra questione non secondaria, secondo il sindacato, investe l’orario di lavoro. “Su questo punto, vengono proposte ulteriori deroghe non contrattate – precisa il sindacalista Filca – all’applicazione della legge 66, peggiorando sensibilmente le attuali normative su tutti i regimi di orario, comprendenti flessibilità, orario e riposo settimanale, lavoro notturno”. “Su problematiche forti come l’inquadramento professionale – spiega il segretario generale della Cisl lucana, Nino Falotico – non si è vista la disponibilità nel riconoscere gli aumenti legati alla professionalità e alla creazione di nuovi livelli professionali”. Sugli altri punti prevalenti nella piattaforma, come welfare integrativo, sanitario, previdenza complementare e salario, le controparti si sono riservate di dare risposte comunicando che non sono disponibili, in ogni caso, a riconoscere ulteriori costi aggiuntivi rispetto alla richiesta salariale. Per Franco Pantone , segretario della Filca di Matera, “lo sciopero per il rinnovo contrattuale è il primo evento che coinvolge la realtà del distretto del mobile imbottito e assume particolare significato nel materano in relazione alla situazione di difficoltà denunciata nel corso del confronto con il responsabile della task force per l’occupazione, Borghini . Su questo punto delicato, la Filca ha insistito sulla necessità di coinvolgere i lavoratori nelle scelte decisionali del settore, valorizzando le risorse”.
Armando Lostaglio