MARMO, A MASSA CARRARA MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI

MARMO, A MASSA CARRARA MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI

marmo
L’indennità di presenza giornaliera, il vestiario, la formazione professionale, l’orario di lavoro, la parte economica: sono i temi principali sui quali si stanno contrapponendo le organizzazioni sindacali e le controparti, nella vertenza del settore lapideo nella provincia di Massa Carrara (2.000 addetti più l’indotto). Nei giorni scorsi il settore si è praticamente fermato, per uno sciopero che ha visto la partecipazione pressoché totale dei lavoratori del settore lapideo, che comprende le cave, le segherie ed i laboratori.
“La mobilitazione è perfettamente riuscita – dichiara Giacomo Bondielli, della Filca-Cisl territoriale – ed è la prima risposta ai rappresentanti delle imprese, che dopo tre incontri al tavolo delle trattative, nonostante il contratto integrativo provinciale sia scaduto nel 2014, non hanno dato alcuna disponibilità a venire incontro alle nostre rivendicazioni. Il nodo principale è sicuramente legato alla quantificazione dell’indennità di presenza giornaliera: visto il buon andamento del settore – spiega Bondielli – noi chiediamo che gli attuali 4,50 euro giornalieri siano portati a 15 euro. La proposta delle nostre controparti, disposte ad arrivare a 6,50 euro complessivi, non può che trovare il nostro rifiuto categorico. I fatturati delle aziende vanno a gonfie vele – osserva il sindacalista della Filca – e non vedo perché non si debbano premiare i lavoratori, che sono gli artefici di questo successo. La mobilitazione dei giorni scorsi, che ha superato il 90% di adesioni per quanto riguarda l’attività al monte e completamente bloccato l’attività estrattiva, ha determinato la chiusura di moltissime delle principali aziende di lavorazione al piano, ed è la dimostrazione che i lavoratori su questi tema sono determinati ad andare fino in fondo”.
Tutte le aziende adibite alla lavorazione del prodotto sono rimaste chiuse, e anche l’attività nei depositi e nelle segherie è stata praticamente nulla. Addirittura in qualche caso si sono creati presidi ‘spontanei’ davanti alle aziende. “Le richieste che abbiamo presentato nella piattaforma per il rinnovo del contratto integrativo – spiega Bondielli – non si limitano ovviamente all’incremento dell’indennità di presenza. Noi, infatti, chiediamo l’adeguamento del vestiario, un maggiore impegno sul fronte della formazione professionale, modifiche all’orario di lavoro e soprattutto alla parte economica. In particolare chiediamo che sia aumentata l’indennità di disagio, riteniamo che l’anzianità di settore debba essere anticipata a 12 e 15 anni, rispetto agli attuali 15 e 20 anni di lavoro, e infine chiediamo interventi decisi sul premio di risultato, fermo a 619 euro addirittura dal 1996. Le uniche concessioni che abbiamo ottenuto – conclude – sono state l’incentivo sul fondo del marmo, molto importante in caso di infortuni e per la prevenzione, e aumenti per il fondo per la radio, indispensabile per tenersi in contatto sulle bancate, e per quello utilizzato dalle aziende danneggiate dall’alluvione”.
Al momento in Assindustria tutto tace: “quello che sappiamo è che le richieste dei sindacati sono state definite inaccettabili – commenta Ottavio De Luca, segretario generale della Filca-Cisl Toscana – una risposta che ci induce ad organizzare nuove, eclatanti forme di protesta, perché assolutamente convinti della bontà delle nostre richieste. La proposta di Assindustria, che ha chiesto di rinviare la discussione al 2016 saltando a piè pari quest’anno, è assolutamente ingiusta e merita solo di essere rispedita al mittente. I fatturati sono ottimi, spinti anche dal trend dell’export. La filiera del lapideo e la lavorazione artistica del marmo, che per secoli hanno caratterizzato il nostro territorio, restano un fiore all’occhiello ed un orgoglio dell’economia e della storia non solo regionale, ma nazionale. Sarebbe davvero un peccato – ha concluso De Luca – mortificare così una lunga storia ed una forte tradizione per quella che è unanimemente riconosciuta come la pietra più apprezzata al mondo”.
 

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