C’è una discriminazione nei confronti dei lavoratori associati alla Filca? Se lo chiedono in Umbria, dopo che la “Margaritelli”, produttrice del parquet Listone Giordano, ha messo in mobilità 31 lavoratori con un criterio abbastanza discutibile. “Il piano di ristrutturazione coinvolge circa 300 dipendenti – spiegano Tino Tosti e Germano Fioriti, segretario generale e regionale della Filca-Cisl Umbria – ed interessa i siti produttivi di Mantignana, Miralduolo e Palazzo d’Assisi. Ma mentre nel primo è prevista la mobilità, negli altri due l’azienda ha optato per i contratti di solidarietà. Una scelta inspiegabile che danneggia i lavoratori di Mantignana, tutti ex-Fillea Cgil passati in blocco alla Filca. Forse – si chiedono i due – stanno pagando cara questa scelta? Considerato che negli altri due stabilimenti la Fillea vanta la stragrande maggioranza degli iscritti, il sospetto di un licenziamento discriminatorio appare fondato. La precisione chirurgica con la quale l’azienda è intervenuta nell’individuare gli esuberi è quantomeno sospetta”, insistono Tosti e Fioriti. Intanto la Filca non è rimasta a guardare: le Rsu aziendali e i lavoratori, infatti, sono in assemblea permanente e fanno sapere che il loro stato di agitazione rimarrà in essere sino a quando l’amministratore delegato non li riceverà per un chiarimento. E mentre da una parte i sindacalisti cislini danno voce alle preoccupazioni dei diretti interessati e rassicurano sul fatto che “come sempre la Filca-Cisl è al fianco dei lavoratori ed è pronta a sostenerli con ogni mezzo e in ogni sede”, il segretario generale regionale Cisl Umbria Ulderico Sbarra, intervenuto a più riprese sul posto, rafforza “l’intenzione di continuare a lavorare per impegnare tutti i soggetti interessati, le forze politiche e istituzionali per tenere alta l’attenzione e risolvere la vertenza”. In un clima pesante e di grande preoccupazione, non ha tardato ad arrivare la prima manifestazione di solidarietà: le Rsu Filca Cisl di Miralduolo hanno espresso vicinanza ai colleghi lavoratori. E il sindaco di Corciano, Betti, concordando con la posizione della Filca-Cisl Umbria, ha ribadito come “il contratto di solidarietà non può essere applicato solo a due stabilimenti su tre”.
(ha collaborato Livia Di Schino)