Marco Potente è stato confermato segretario generale della Filca Cisl Belluno Treviso, la Federazione di categoria che organizza gli addetti dell’edilizia, dell’industria del legno, del cemento, dei laterizi, del marmo e della pietra e che conta 7.235 lavoratori iscritti nelle province di Treviso e Belluno. La sua elezione è avvenuta nel pomeriggio di martedì 23 al termine del Congresso che si è svolto a Castelbrando a Cison di Valmarino (Treviso).
Classe 1977, trevigiano, Potente è entrato nella Filca Treviso nel 2002 come operatore sindacale nei cantieri edili. Nel 2007 è stato eletto Segretario organizzativo. Nel giugno 2016, con conferma al Congresso dell’anno successivo, è stato eletto segretario generale della Filca Belluno Treviso. Ieri a Cison è stato confermato in segreteria anche Roberto Martini, trevigiano di 57 anni. Nuovo ingresso invece per Marco Rossitto, chiamato a prendere il posto lasciato vuoto da Alessandro Marcato, il segretario scomparso prematuramente l’anno scorso e a cui è stato dedicato il Congresso. 39enne, siciliano di nascita ma trevigiano d’adozione, ragioniere, Rossitto è operatore della categoria dal 2016 ed è attualmente anche vicepresidente della Cassa Edile di Belluno.
Il Congresso, intitolato “Esserci per la vita” e aperto dalla relazione del segretario generale, ha posto al centro del dibattito il tema degli infortuni e delle morti sul lavoro e le conseguenze della pandemia sul lavoro nel settore delle costruzioni. È stata presentata e lanciata l’iniziativa “Un segnale per la vita”, strumento messo a disposizione dei lavoratori per segnalare in forma anonima situazioni di irregolarità o pericolo in termini di sicurezza nelle fabbriche e nei cantieri. I lavoratori potranno effettuare la segnalazione online sul sito della Filca del Veneto o scrivendo ai numeri 338/5364980 per la provincia di Treviso e 335/5710130 per Belluno. Dopo aver filtrato e verificato le informazioni ricevute, gli operatori della Filca interverranno direttamente per valutare ogni singola situazione di rischio segnalata chiedendo anche l’intervento delle autorità qualora fosse necessario.
“Purtroppo – afferma Marco Potente – la ripresa delle attività dopo lo stop imposto nel 2020 dalla pandemia è stata accompagnata da una recrudescenza degli infortuni sul lavoro. Occorre agire sulla prevenzione, sulla cultura della sicurezza, sul dare la possibilità ai lavoratori di segnalare le criticità senza la paura di perdere il lavoro. I settori dell’edilizia e del legno stanno dando segnali molto positivi. Al di là di qualche situazione ancora delicata e compromessa ulteriormente dalla pandemia, i nostri settori volano anche sotto la spinta dei bonus edilizi che stanno trainando positivamente la ripresa. Registriamo infatti sempre più richieta di prestazioni orarie straordinarie e cicli di lavoro per saturare gli impianti. Quindi il settore edile e tutta la sua filiera non solo ha recuperato i parametri pre-Covid, ma sta navigando a gonfie vele. Proporzionalmente ne stanno giovando anche i settori collegati del cemento, dei lapidei, dei manufatti e dei laterizi,anche se l’aumento dei costi energetici utili all’alimentazione delle fornaci, soprattutto delle cementerie, preoccupano non poco gli addetti ai lavori per il rischio di perdere le marginalità già residue che il prodotto ha sul mercato”.
I dati presentati nel corso del Congresso confermano la ripresa in atto. Il settore delle costruzioni, dal punto di vista occupazionale, non solo ha tenuto il passo nel 2020, ma ha addirittura registrato una prima crescita nell’anno in corso. In provincia di Belluno, nel primo semestre del 2021, la crescita degli assunti nel settore delle costruzioni è stata del +5,6% rispetto al 2020 (+55 unità). Nella Marca trevigiana, nel primo semestre del 2021, la crescita degli assunti nel settore delle costruzioni è stata del +23,7% (+745 unità). In crescita anche il saldo occupazionale. In provincia di Belluno il dato nel 2020 è stato di +355. Nel primo semestre del 2021 +370. In provincia di Treviso il saldo occupazionale è di +650 nel 2020 e di +935 nei primi sei mesi del 2021.
Anche nel settore del legno-mobilio in provincia di Belluno i dati confermano un trend in controtendenza rispetto a quanto visto in altre filiere. Le assunzioni del secondo trimestre del 2021 hanno raggiunto il record trimestrale da oltre 3 anni a Belluno. Sono state ben 85 rispetto alle 60 del 2020, alle 65 del 2019 e alle 75 del 2018 (anno di crescita). A Treviso, dopo il forte calo del secondo trimestre del 2020 (solo 260 assunti), il dato è tornato a crescere e nel secondo trimestre queste hanno raggiunto il dato di 710.
Il settore del mobile è stato trainato dai bonus legati alle ristrutturazioni edilizie. In provincia di Belluno invece la lavorazione del legno segue la specificità del territorio e il settore lavora prevalentemente nell’indotto boschivo e nella sua trasformazione. “Nella parte veneta colpita da Vaia sono stati avviati oltre 2.200 cantieri per quasi 700 milioni di euro”, sottolinea Potente, che nel corso della sua relazione ha sottolineato il rafforzamento della categoria nei due territori.
La struttura della Filca è una squadra che complessivamente, tra operatori diretti e collaborazioni esterne, vede impegnati sul territorio 12 operatori e 170 delegati presenti con recapiti settimanali su tutto il territorio di Belluno e Treviso e nelle fabbriche e nei cantieri più grandi. In particolare, recentemente è stata potenziata la presenza nel Bellunese, con 3 operatori a tempo pieno. “Uno sforzo – spiega Potente – che sta dando ottimi risultati sia in termini di tesseramento che in termini di contrattazione nelle poche ma significative aziende dell’impianto fisso”.
In provincia di Belluno nel settore delle costruzioni gli addetti complessivamente impiegati sono poco più di 5.200, nella Marca quasi 24mila. Nell’industria del legno a Belluno sono circa 800 gli addetti, nella fabbricazione di mobili poco più di 400. A Treviso 4.200 nell’industria del legno e 16mila nel mobile.
Molti gli interventi al Congresso. Da Franco Lorenzon, del Movimento Federalista Europeo a Massimiliano Paglini, segretario generale della Cisl Belluno Treviso, con una riflessione sulla necessità della sostenibilità nel lavoro, nell’economia, nelle politiche sociali e del lavoro, fino a Enzo Pelle, segretario generale nazionale della Filca, che ha lodato l’iniziativa per la sicurezza promossa dalla Filca territoriale. “Gli strumenti messi a disposizione dei lavoratori per le segnalazioni anonime delle situazioni di rischio – ha detto – potranno dare una mano a creare condizioni di giustizia. ‘Un segnale per la vita’ è un modo pratico e concreto per affrontare il problema della sicurezza sul lavoro: questa è la strada da perseguire per combattere il dramma degli infortuni sul lavoro, separando la prevenzione dalla repressione in un settore, quello dell’edilizia, dove si sta lavorando più del dovuto e dove non si investe a sufficienza: siamo stati sulla luna ma siamorimasti fermi sulla sicurezza, perché non si investe per tutelare le vite umane”.