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MARCIA DI BOLOGNA, PER ‘SPERANZAALLAVORO’ LA PAROLA D’ORDINE E’ LEGALITA’

MARCIA DI BOLOGNA, PER ‘SPERANZAALLAVORO’ LA PAROLA D’ORDINE E’ LEGALITA’

“Siamo qui a Bologna per testimoniare tutta la nostra solidarietà nei confronti di Tiziana Marrone e di tutti i familiari delle vittime della crisi. Ribadiamo che la parola d’ordine della nostra associazione è legalità. Non siamo per la rivolta fiscale e non ci interessa demonizzare Equitalia”. Lo ha dichiarato Salvatore Federico, segretario generale della Filca-Cisl Veneto, sindacato che insieme all’Adiconsum e ai familiari delle vittime ha costituito l’associazione ‘Speranzaallavoro’.
“La nostra sincera e sentita vicinanza ai familiari delle vittime non ci impedisce di prendere le distanze da certe forme di protesta che non appartengono alla nostra cultura. Equitalia non è il nodo del problema, e la contestazione viscerale andata in scena oggi non risolve alcunché, così come l’episodio di ieri a Bergamo. Piuttosto ad Equitalia chiediamo di avere un volto umano, di considerare gli ‘utenti’ non numeri ma persone. La vera manifestazione – prosegue Federico – deve essere fatta nei confronti di chi evade le tasse, non di chi cerca di farle pagare, anche se commettendo errori. Vorrei ricordare che contribuire proporzionalmente è un dovere civico, e che chi non paga le tasse danneggia lo Stato ma fa anche concorrenza sleale alle imprese sane, che sono tante. I primi avversari degli evasori devono essere proprio le imprese virtuose, quelle che rispettano regole e contratti. La Cisl e la Filca – conclude il rappresentante di ‘Speranzaallavoro’ – ribadiscono ogni giorno che bisogna sgravare la busta paga dal peso fiscale, dando così la possibilità ai lavoratori di avere più disponibilità economica ed alle imprese di avere meno carico fiscale”.

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