“La Filca-Cisl di Caltanissetta insieme a tutte le strutture provinciali guidati dal segretario regionale della Filca Sicilia, Santino Barbera, saranno presenti nel pomeriggio di domani 1 settembre al presidio che si terrà davanti al Senato della Repubblica per chiedere la modifica di una manovra correttiva ingiusta e iniqua, che mantiene privilegi, rendite e aree di evasione di ricchi e benestanti che avrebbero, piuttosto, il dovere civico e morale di contribuire al risanamento dell’economia e al superamento della peggiore crisi che l’Italia abbia conosciuto dalla fine della seconda guerra mondiale”.
Lo scrive in una nota il segretario generale della Filca nissena, Francesco Iudici. “La Filca Cisl – prosegue – si attende provvedimenti che restituiscano credibilità alla politica; rimettano in moto l’economia; favoriscano la crescita e che combattano privilegi e sprechi e non ipotechino il futuro del mezzogiorno. La partita non può chiudersi così. Il Governo ed il Parlamento devono sforzarsi di ricercare il massimo di equità e di consenso in questa manovra. Per salvare i giocatori di calcio ed i redditi alti dal contributo di solidarietà, è sbagliato penalizzare chi ha riscattato con i propri soldi la Laurea ed il Servizio Militare. Questo non va bene. Non è una operazione equa. La Cisl ritiene che sia più equo far pagare in più a chi possiede di più e guadagna di più. La manovra non può non tener conto della graduatoria sociale del nostro paese”.
“Siamo perfettamente consapevoli che bisogna stringere la cinghia e ridurre la spesa pubblica. Ma proprio per questo c’è bisogno di maggiore equità nei provvedimenti previsti. Non si può pensare di fare risparmiare quelli che guadagnano di più e colpire i lavoratori dipendenti. Diventa importante anche la lotta all’evasione fiscale per recuperare altre risorse economiche. Sia il Governo nazionale che quello regionale, devono programmare azioni tese allo sviluppo economico del Paese e determinare nuovi posti di lavoro. In questi ultimi due anni, invece, la Sicilia e l’Italia non hanno registrato nessun tasso di crescita provocando il lento declino del tessuto sociale ed economico del Paese. A tal fine, la Cisl siciliana guidata da Maurizio Bernava, assieme a tutte le categorie, sui temi della crescita, del dimezzamento dei costi della politica e della pubblica amministrazione, della riduzione del debito ma nella prospettiva aperta da politiche per la competitività e lo sviluppo, organizzerà già dal mese di settembre una mobilitazione regionale per chiedere provvedimenti urgenti e con effetto immediato e per denunciare il totale immobilismo della politica. Il Governo nazionale e regionale devono ripensarci, la Filca e la Cisl faranno di tutto per farglielo capire”.