MANIFESTAZIONE CES, A ROMA PRESIDIO DI CGIL, CISL E UIL

MANIFESTAZIONE CES, A ROMA PRESIDIO DI CGIL, CISL E UIL

Ces Roma
Ces Roma

Si è svolta a Roma, in Piazza del Pantheon, l’iniziativa organizzata da Cgil, Cisl, Uil, nell’ambito della giornata di mobilitazione indetta dalla CES alla vigilia del Vertice Europeo, per rivendicare le ragioni di un’alternativa di crescita e sviluppo sostenibile alle attuali politiche di austerity europee.
All’iniziativa, che ha visto la partecipazione di delegazioni provenienti da tutta Italia, è intervenuto il Segretario Generale Aggiunto Giorgio Santini, che ha preso la parola insieme ai Segretari Generali di Cgil e Uil, il quale ha innanzitutto espresso la vicinanza “non solo ai leader sindacali dei diversi Paesi europei ma soprattutto ai lavoratori” che oggi vivono una situazione sempre più critica. Santini ha poi evidenziato la  “necessità non più differibile, pena la scomparsa dell’Europa”, di associare al rigore finanziario concrete misure di crescita in un contesto socioeconomico già fortemente segnato dalla recessione e stagnazione che rischia di aggravare ulteriormente la dimensione sociale se non gestito correttamente.
Di qui la necessità di un cambio di passo in ragion del fatto che “la trasformazione economica in cui l’Europa si trova non può essere gestita con politiche di austerità e rigore”.  Una situazione attuale che lungi dallo smantellare il modello sociale europeo dovrebbe valorizzare ulteriormente il dialogo sociale, la contrattazione ed il contributo delle Parti sociali all’elaborazione di risposte efficaci alla crisi. Risposte che chiaramente non possono pervenire da misure stabilite in maniera unilaterale senza la partecipazione del sindacato. In tal senso il nuovo e rigoroso Patto di bilancio, frutto “di un accordo intergovernativo” e dunque proprio dell’interesse di Stati più forti e non di quello generale poiché fuori dalla logica comunitaria, non si mostra all’altezza della situazione.
Per tali ragioni, il Segretario Generale Aggiunto ha rivendicato la necessità che al “fiscal pact si associ un social pact”, un piano di crescita strutturato e condiviso dalle Parti sociali, a sostegno di una strategia di sviluppo che promuova il lavoro e la giustizia sociale e “faccia rivivere lo spirito europeo attraverso la promozione di una Europa Politica e più vicina ai cittadini”. E’ proprio nel mercato del lavoro, che in questo momento attraversa forti criticità sia per la difficoltà di ingresso- specie per i giovani, il cui tasso di disoccupazione sta ormai raggiungendo picchi altissimi in tutta Europa -, sia per le perdite di lavoro dovute alla congiuntura economica negativa sulle aziende, che si impone una presa di coscienza dell’urgenza che solo attraverso l’azione sinergica delle Parti sociali e dei decisori politici potrà essere ritrovata quella sintesi efficace di politiche sostenibili ed incisive. E’ inoltre sul fronte degli investimenti, della ricerca, delle politiche industriali e di sviluppo, ma anche dei “provvedimenti nel mercato finanziario come la tassa sulle transazioni finanziarie” ed  “eurobond che occorre concentrarsi” per colmare quel gap di competitività dell’Europa che non può certo basarsi sui costi ma deve ricercare nell’innovazione ed equità la chiave di volta della crescita. Santini ha infine evidenziato l’esigenza di “un forte impegno e presenza dell’Italia in Europa ma anche di un’Italia attenta a risolvere i problemi del lavoro, dei giovani ed in ambito fiscale” ricercando modalità condivise.
Una giornata di mobilitazione, dunque, all’insegna di un messaggio forte e chiaro al Vertice europeo del prossimo 1- 2 Marzo che dovrà discutere molte questioni, dal Fondo salva Stati alla firma ufficiale del Patto di Bilancio, ma che si spera affronti con decisone il necessario equilibrio tra esigenze di risanamento e crescita mediante percorsi differenziati rispetto alle condizioni di ciascun Paese. Un Vertice nel quale si auspica una concreta volontà, evidenziata anche dalla lettera dei 12 Paesi tra cui l’Italia, di porre concrete misure di crescita e sviluppo, nella consapevolezza che la priorità principale di cui necessita oggi l’Europa risiede nell’affrontare in maniera seria e responsabile i suoi problemi occupazionali rendendola al contempo un virtuoso competitor globale attraverso misure volte ad accrescerne la competitività in quadro di sostenibilità e giustizia sociale.
(dal sito www.conquistedellavoro.it)

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