Una manifestazione unitaria in piazza Duomo, a Milano, per dire no alla chiusura del presidio della Direzione Investigativa Antimafia all’aeroporto di Malpensa. A realizzarla tutte le sigle dei sindacati di Polizia, con la Cisl e la Filca di Milano, insieme a tante associazioni antimafia, con la convinzione del valore e del ruolo che le informazioni e le indagini contro i clan hanno nella tutela della sicurezza e della legalità nel mondo del lavoro, e nell’edilizia in particolare. Benedetto Madonia, Michele di Bari, Mauro Guaetta vertici del Siulp lombardo hanno voluto coinvolgere la Filca Cisl con il suo segretario generale Francesco Bianchi e la Cisl milanese, oltre che il Centro Studi Sociali contro le mafie Progetto San Francesco, rappresentato dal direttore Alessandro De Lisi.
Non sussistono le motivazioni di bilancio perché a Malpensa si chiuda la DIA, la forza unitaria tra le forze investigative voluta da Giovanni Falcone. Pertanto appare come uno scivolone tutto politico del Ministero dell’Interno. Intanto cresce il fronte sociale della mobilitazione, con la convinzione che oltre ad un passo di responsabilità del Governo, riaprendo il presidio di Malpensa possano seguire nuove azioni di rafforzamento dell’organico e degli strumenti utili a vincere la guerra contro i clan. Dal 1992 al 2011 grazie alla Dia sono stati confiscati 16,3 miliardi di euro alla criminalità organizzata ed emesse 9.500 ordinanze di custodia cautelare. In compenso dal 1995 ad oggi l’organico della Dia in Lombardia ha perso 55 agenti.
GUARDA IL VIDEO