C’è un filo rosso che unisce la drammatica sequela di suicidi dell’ultimo periodo, e si chiama crisi. Si manifesta in mille modi: senso di scoramento, indifferenza delle istituzioni, paura di non arrivare a fine mese, vergogna per non essere riusciti a superare le difficoltà, sensi di colpa per il licenziamento dei propri dipendenti. È un dramma che colpisce indistintamente imprenditori e pensionati, disoccupati e licenziati. Tante difficoltà, una sola reazione: togliersi la vita, farla finita. I numeri del Rapporto Eures parlano di 362 suicidi di disoccupati e 336 tra commercianti e imprenditori nel 2010. I primi dati del 2012 evidenziano un allargarsi del fenomeno, forse anche a causa dell’effetto-emulazione. Una strage quotidiana e silenziosa. E un ‘assordante’ silenzio ha contraddistinto la fiaccolata andata in scena mercoledì sera a Roma, al Pantheon, organizzata da imprenditori e sindacati con lo slogan “Mai più suicidi”. Tra i presenti c’era Tommaso Ausili, segretario generale della Cisl Lazio: “Bisogna dare una risposta a tanta gente in difficoltà, favorire un patto per lo sviluppo e per il lavoro. La Cisl regionale, insieme alle altre 23 sigle promotrici della fiaccolata, sarà ricevuta dal Presidente delle attività produttive al Senato, Cursi, e poi anche dal Presidente della Regione, Polverini, per presentare una serie di proposte. Un esempio – aggiunge Ausili – può servire a comprendere la situazione: la Regione Lazio è debitrice di 3,7 miliardi di euro verso le imprese per forniture o opere già realizzate. Un’attesa che si prolunga anche per 180/200 giorni e che mette in ginocchio le aziende, anche per le difficoltà legate all’acceso al credito”. Alla manifestazione ha partecipato anche una delegazione di “Speranzaallavoro”, l’associazione fondata qualche giorno fa da Filca-Cisl, Adiconsum e dagli stessi familiari delle ‘vittime dell’indifferenza sul lavoro’. A presiederla è Laura Tamiozzo, figlia di un imprenditore edile che, travolto dalle difficoltà, ha deciso di suicidarsi: “Nessuno deve più finire come papà – ha detto Laura – e nessuno deve più sentirsi solo e abbandonato. La solitudine e l’indifferenza sono devastanti e iniziano ben presto, quando una persona si sente fallita, nel lavoro e nella vita. È in quel momento che nessuno più lo aiuta e lo sostiene. Noi siamo qui per farlo”. “L’associazione – spiega Pietro Giordano, segretario generale dell’Adiconsum – è un luogo della società civile dove tutti possono dialogare anche per elaborare insieme proposte di legge più eque e più giuste, in una logica di dialogo e di rispetto umano, troppo spesso smarriti in questo tempo di scontro e di individualismi”. Per il segretario generale della Filca-Cisl, Domenico Pesenti, “oggi stiamo pagando un prezzo altissimo alla cultura dell’individualismo; ecco perché proprio in occasione della fiaccolata abbiamo lanciato la proposta di costituire una vera e propria ‘rete della solidarietà’, collegando tutte le iniziative nate che propongono progetti di assistenza legale, psicologica, finanziaria, in modo da creare un vero e proprio coordinamento della solidarietà”.