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MABO PREFABBRICATI, L’AFFITTO DI UN RAMO D’AZIENDA SALVA 327 POSTI DI LAVORO

MABO PREFABBRICATI, L’AFFITTO DI UN RAMO D’AZIENDA SALVA 327 POSTI DI LAVORO

E’ una crisi senza fine, quella che riguarda il settore delle costruzioni. Una crisi che nella nostra provincia ha già mietuto centinaia di posti di lavoro”. A dichiararlo è il segretario della Filca Cisl di Arezzo, Gilberto Pittarello, riferendosi ad un settore divenuto ormai strategico per la ripresa dell’economia del territorio aretino. Un settore che langue, e che continua a tagliare posti di lavoro, in attesa di spiragli di ripresa che ancora ad oggi non si vedono. Inevitabilmente, la condizione di incertezza e di mancata ripresa per le Costruzioni, trascina in una spirale inesorabile, anche altri settori ad essa strettamente connessi. E’ il caso dell’Edilizia non residenziale, quella per intenderci riferita al settore dei prefabbricati o di costruzione di capannoni industriali, che in più parti d’Italia, ma soprattutto nel nostro territorio, soffre da tempo di una difficoltà di mercato senza precedenti.
Ad Arezzo, ed in particolar modo in Casentino in una delle vallate più belle della Toscana, dove l’intera economia si regge prevalentemente su una delle  maggiori aziende del prefabbricato italiano, il Gruppo Mabo,  da tempo si  soffre, per una  crisi che nella storia del nostro territorio non trova riscontro. “Stavamo concretamente correndo il rischio di perdere ben 327 posti di lavoro – afferma Pittarello – in quanto l’Azienda Mabo Prefabbricati, dopo un lungo periodo di CIGO e di una conseguente apertura di CIGS ministeriale con richiesta di pagamento diretto, ci aveva comunicato l’intenzione di cessare l’attività”.
Dopo estenuanti incontri tra le Parti e la condivisione di un nuovo piano industriale da presentare agli istituti di credito, La Mabo Prefabbricati ci ha comunicato l’intenzione di affittare un ramo d’azienda riguardante la produzione, commercializzazione e montaggio, ad una  “ newco “ denominata Mabo Edilizia ed Energia s.p.a. La nuova Azienda, oltre al passaggio di alcune commesse di lavoro, si prenderà in carico la prima tranche di dipendenti per un numero di 195 unità a decorrere dal 01 giugno 2012 e la seconda tranche, sino al numero complessivo di 327 dipendenti con l’acquisizione del ramo d’azienda, entro il termine del periodo di CIGS della Mabo Prefabbricati, relativo al marzo 2013. “
Di fatto – ribadisce Pittarello – tramite un accordo condiviso tra le Parti, e su mandato dell’assemblea dei lavoratori, abbiamo evitato, causa l’enorme indebitamento, la chiusura certa dei tre stabilimenti situati in Bibbiena e Corsalone, ridando una nuova prospettiva di lavoro e garantendo in un tempo congruo, l’occupabilità nella nuova azienda per tutti i lavoratori “. L’ Accordo sancisce il passaggio diretto dei dipendenti interessati che conserveranno sia la qualifica e l’inquadramento previsto dal CCNL che il mantenimento degli accordi di secondo livello aziendali ad oggi presenti. Il piano industriale della nuova Mabo Edilizia ed Energia s.p.a. ha già riscontrato il parere favorevole di una delle maggiori Banche presenti nel territorio, che aprirà nei giorni seguenti una nuova linea di credito.
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