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LUTTO NELLA FILCA: UN MESOTELIOMA HA PORTATO VIA LUIGI NAPOLANO

LUTTO NELLA FILCA: UN MESOTELIOMA HA PORTATO VIA LUIGI NAPOLANO

Immagine dal sito cronacaflegrea.it

Un gravissimo lutto ha colpito la Filca: è venuto a mancare Luigi Napolano, storico dirigente ed operatore della Filca di Napoli. Napolano, 72 anni, lascia moglie e tre figli. Abitava a Secondigliano, a poche centinaia di metri dalle famose Vele di Scampia, e un anno e mezzo fa aveva scoperto di avere un mesotelioma da esposizione all’eternit.
“Luigi era un ex dipendente della Eternit di Bagnoli”, dichiara Giovanni D’Ambrosio, segretario generale della Filca-Cisl Campania. “Per anni ha lavorato a diretto contatto con l’amianto, erano gli anni in cui ancora non si conosceva la pericolosità di questo materiale. Proprio ieri sono andato a trovarlo insieme ad altri amici della Filca. Nonostante l’età e le condizioni di salute, ci ha raccontato che qualche giorno prima aveva assistito un lavoratore che si era rivolto a lui per un problema con l’Inps. Una vita dedicata al prossimo… Luigi ci mancherà tantissimo”.
”Con Luigi – aggiunge Franco Turri, segretario generale della Filca – perdiamo una persona valida e preparata, umile e dedita alla sua missione con passione e serietà. In tantissimi anni di militanza sindacale ha migliorato le condizioni lavorative di decine di migliaia di operai edili. Luigi è una delle 6.000 vittime che si registrano ogni anno in Italia per tumori provocati dall’esposizione all’amianto. Una vera tragedia sociale, anche perché la malattia ha tempi di incubazione molto lunghi, anche 25-40 anni, ed il picco di mesoteliomi è previsto tra il 2020 ed il 2030. La bonifica dall’amianto deve essere una priorità: nel nostro territorio ci sono ancora 40 milioni di tonnellate di costruzioni contenenti amianto, e si calcola che ci siano ben 2.400 scuole con la presenza di questo materiale. È necessario quindi un monitoraggio di tutti gli immobili a rischio, e lo stanziamento di risorse ad hoc. Ovviamente le aziende che si aggiudicano i lavori dovranno mettere in pratica tutte le cautele contemplate dalla normativa, per non mettere a rischio i propri dipendenti. Bonificare l’Italia dall’amianto si deve e si può fare, senza perdere altro tempo. Sarebbe anche un modo per onorare la memoria di Luigi e delle migliaia di migliaia di vittime provocate ogni anno da questo killer silenzioso”, ha concluso Turri.    

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