La Filca Piemonte è in lutto: a soli 48 anni è scomparso Vincenzo Costa, storico delegato della Filca del Piemonte Orientale alla Sasil spa. Vincenzo ci ha lasciato prematuramente a causa di una malattia improvvisa. Le esequie si sono svolte sabato 14 giugno a Masserano, in provincia di Biella.
“Con Vincenzo abbiamo perso un delegato valido e competente, nei nostri direttivi da 20 anni”, dichiara il segretario nazionale Ottavio De Luca, responsabile della Filca Piemonte. “E’ stato un punto di riferimento prezioso per tantissimi lavoratori, si è dedicato alla causa sindacale con impegno e passione. La sua scomparsa ci lascia nel dolore, siamo vicini alla famiglia”. Vincenzo era nato nel Congo belga da papà Italiano, originario di Masserano. Dopo gli studi aveva fatto il militare nei paracadutisti e poi era stato assunto alla Sasil, dove venne subito eletto dai compagni di
lavoro nel Consiglio di Fabbrica.
Giovanni Turro, responsabile zona di Biella della Filca Cisl Piemonte Orientale, lo ricorda così: “Vincenzo era un sindacalista militante: onesto e pragmatico. Il suo ruolo di operaio specializzato gli era valsa la conduzione, in piena autonomia, di un complesso impianto di frantumazione. Stimato e benvoluto da amici e colleghi, era riconosciuto nel suo ruolo negoziale di Rsu anche dalla stessa Direzione aziendale che lo ascoltava attentamente. Da pochi mesi Vincenzo aveva scoperto la sua brutta e implacabile malattia, ma non aveva mai interrotto i contatti con gli amici del suo sindacato: Piero Tarizzo, Carlo Rivellino, Michele De Bonis e tutta la Filca Cisl Piemonte Orientale. Io lo sentivo spesso e nelle lunghe conversazioni manifestava sempre l’auspicio di poter riprendere quanto prima la sua attività, le molteplici passioni e il suo impegno anche alla Sasil, nella Croce Rossa e nella Protezione Civile presso la AIB di Masserano. Era stato anche a L’Aquila e in Umbria per aiutare dopo il terremoto. Vincenzo era sempre attento, educato e rispettoso. La nostra amicizia si è consolidata in tante riunioni alla SASIL e nei tanti viaggi a Torino, a Novara e nelle trattative ed assemblee sindacali dove lui partecipava e interveniva in modo pacato per dare il suo contributo su tutti gli argomenti contrattuali e organizzativi. Non si faceva mai trovare impreparato”.