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LOMBARDIA, LA CISL SOLLECITA UN PIANO NAZIONALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA

LOMBARDIA, LA CISL SOLLECITA UN PIANO NAZIONALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA

Definire subito un Piano casa nazionale, per la costruzione e il recupero di alloggi pubblici e sociali, e una riforma della legge 431 sulle locazioni private, in linea con gli indirizzi previsti dal piano nazionale della famiglia. E’ quanto sollecita la Cisl Lombardia, con il Sicet, i Pensionati e la Filca regionali, nel documento approvato ieri all’unanimità dal suo esecutivo. “Bisogna agire con urgenza – sottolinea Ugo Duci, segretario regionale Cisl Lombardia -. L’indagine sulla domanda e l’offerta di abitazioni realizzata dalla Cisl lombarda con la collaborazione scientifica del Politecnico ha rilevato l’insorgenza di un grande bisogno di edilizia residenziale pubblica in Lombardia che riguarda tutto il paese”.
“Occorre che parlamento, governo, parti sociali, mettano urgentemente in agenda un nuovo, vero Piano nazionale per la casa – aggiunge – finalizzato a rendere possibile proprio quello che da troppo tempo non avviene sostanzialmente più: l’accessibilità dei “bisognosi di casa” all’offerta abitativa, dalla quale lo Stato, nelle sue articolazioni centrale e territoriali non può chiamarsi fuori, come nei fatti avviene ormai da anni.”. Nel documento approvato dall’esecutivo si sottolinea inoltre che sull’attuazione del piano per l’edilizia residenziale pubblica devono intervenire alcune garanzie importanti, anche sotto il profilo della legalità, della congruità sociale degli interventi e della buona gestione dell’opera, prevedendo: il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa nei capitolati di gara d’appalto, ampliando la parte dei migliorativi come prevede la legge, in luogo del criterio del massimo ribasso; l’obbligo di dichiarazione dei realizzatori in sub appalto all’atto della partecipazione alla gara; la tracciabilità completa dei pagamenti con un conto corrente unico per l’intera opera; la dichiarazione d’anticipo degli interventi di responsabilità sociale per le imprese in gara; la certificazione antimafia obbligatoria per tutte le imprese coinvolte nell’opera.
(dal sito www.lombardia.cisl.it)

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