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LOMBARDIA, ESECUTIVI CONGIUNTI DI FAI E FILCA

LOMBARDIA, ESECUTIVI CONGIUNTI DI FAI E FILCA

“Questo non è un percorso tradizionalmente formativo, ma un’occasione su misura per lo sviluppo organizzativo, in vista della fusione tra le due Federazioni della Filca e della Fai della Cisl. Occorre trovare un patrimonio politico storico e identitario storico, necessario per giungere alla convergenza che ogni fusione storicamente richiede: questo punto non è solo un semplice atto formale o congressuale, ma necessita di tanto dialogo produttivo e di scambio di esperienze e mentalità. Questo soprattutto in un quadro dove il vero dramma di contesto nel quale sono pochissime nuove imprese che nascono e crescono, dove si innova pochissimo e si preferisce sperare di salvare lo status quo”, così ha iniziato la premessa dei lavori di Albino il dott. Flavio Sangalli – alla Scuola Apostolica del Sacro Cuore di Albino BG, simbolica sede scelta per i lavori delle due federazioni.
“Questi incontri hanno uno spirito di collaborazione e analisi intelligente, una visione progettuale che vuole essere comune e deve essere infine attenta alla comunità in cui oggi operiamo e che domani ci vedrà impegnati nella più grande federazione sindacale del territorio. Responsabilità sociale, cura del bene comune, storia e contrattazione, attenzione e proposte per la legalità sono solo alcuni degli elementi che uniscono la nostra vocazione sociale qui in Lombardia. Adesso occorre crescere in modo armonico e infine offrire un progetto davvero di servizio per i lavoratori dei settori industriali delle costruzioni, del manifatturiero e dell’agroalimentare”, così Battista Villa e Attilio Cornelli, segretari generali lombardi della Filca Cisl e della Fai Cisl.
I lavori di gruppo, impegnando la dirigenza delle due Federazioni, sono risultati evidenti agli ancoraggi politici e culturali indispensabili, priorità vere e proprie, quali la consapevolezza, la passione, la condivisione, la capacità di apprendere costantemente, l’intelligenza collettiva tutti utili alla realizzazione della nuova comune Federazione futura protagonista della comunità e del territorio.
A coordinare i lavori di gruppo i formatori Mario Ghidoni, Enrico Zaninetti e Marco Pirovano, annotando le creste dei contenuti che si sono iniziati ad evidenziare durante i lavori, primo di tre moduli di due giorni ciascuno,  di infrastrutturazione organizzativa. 
Da entrambe le attività di analisi dei gruppi di dirigenti sindacali, sono risultate evidenti delle aree di azione urgente, verso un nuovo paradigma sindacale, ovvero la convergenza sulla capacità di rappresentare, integrare e gestire e risorse del sindacato – economiche ed umane – con passione sociale e certamente una nuova condivisa prospettiva condivisa.
Le finalità centrali, dedotte dalla storia che porta fino a questa fase di trasformazione e sia dall’elaborazione politica dei dirigenti, si possono sottolineare tenendo ferme la scelta di essere “creatori di valori”, per il lavoro e la comunità, la valorizzazione del capitale organizzativo del sindacato, della necessità di ottimizzare le risorse materiali e infine la scelta di apprendere un metodo per sviluppare la capacità realizzativa.  

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