LOMBARDIA, ARTIGIANI TRADISCONO L’IMPEGNO SUL RINNOVO DEL CONTRATTO LEGNO-LAPIDEI

LOMBARDIA, ARTIGIANI TRADISCONO L’IMPEGNO SUL RINNOVO DEL CONTRATTO LEGNO-LAPIDEI

Comunicato stampa delle segreterie regionali lombarde di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil,
(per la Filca Francesco Bianchi e Armando Busnelli)
A seguito del partecipato presidio organizzato da FENEAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL LOMBARDIA, affiancate da CGIL CISL UIL Regionali,  il 16 febbraio scorso a Milano, le associazioni lombarde di CONFARTIGIANATO, CNA, CLAI e CASA  si erano impegnate a tornare al tavolo della trattativa del Contratto Integrativo Regionale, ma, dopo il primo incontro, che si è svolto il 7 marzo scorso, ora si defilano nuovamente.
Nell’incontro del 7 marzo le parti sindacali hanno evidenziato i punti forti della piattaforma, a partire dal rinnovo del salario e le  ricadute che un mancato rinnovo  produce nelle vite delle migliaia di lavoratrici e  lavoratori del settore e delle loro famiglie.
Da parte loro, Confartigianato e CLAI, presenti all’incontro anche a nome delle altre associazioni, alle richieste avanzate hanno risposto  imputando il ritardo del rinnovo del Contratto Integrativo alla discussione ancora aperta al tavolo del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale  e hanno chiesto un ulteriore periodo di verifica, convenendo con le parti sindacali di ritrovarsi il 12 aprile 2017.
Contravvenendo agli impegni presi le associazioni artigiane ci hanno comunicato la loro indisponibilità all’incontro fissato ieri mattina, rinviandolo a data destinarsi.
Come FENEAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL LOMBARDIA denunciamo questo comportamento che non tiene conto della ripresa del settore del mobile e dell’arredamento e delle migliaia di lavoratrici e lavoratori di questi  importanti segmenti di economia che hanno al loro interno delle straordinarie professionalità  che fanno del mondo dell’arredo e dei lapidei  italiano un marchio di livello mondiale, come ha dimostrato anche il grande successo di partecipazione al salone del mobile di Milano della scorsa settimana.
Sono stati 343.602 gli ingressi al Salone del Mobile di Milano nei sei giorni al centro espositivo di Rho. Il neo-presidente della manifestazione, Claudio Luti, parla di un bilancio «entusiasmante», con un 10% di presenze in più rispetto all’edizione analoga, quella del 2015.
Ai quasi 344mila visitatori, provenienti da 165 Paesi, si devono aggiungere le migliaia di addetti e non addetti ai lavori, protagonisti di un’invasione pacifica della città per il circuito del Fuorisalone.
Per Luti il Salone del Mobile di Milano ha ribadito e rafforzato il ruolo di «momento unico in cui cultura e sistema industriale diventano punto di riferimento internazionale e modello virtuoso di un’Italia che funziona». Una presenza istituzionale come quella del presidente Mattarella durante l’inaugurazione ha contribuito a dare risonanza e prestigio all’evento. Nonostante l’attenzione del mondo politico ed economico, le risposte delle associazioni artigiane padronali continuano ad essere  deludenti.
Tutto questo non è accettabile . FENEAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL LOMBARDIA denunciano questo comportamento lesivo della dignità dei  12.750 addetti del legno e dei 5.000 addetti nei lapidei che lavorano senza rinnovo del Contratto Integrativo dal 2015 nelle 3.516 aziende lombarde.
Per questa ragione come Segreterie Regionali di FENEAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL  della Lombardia richiamiamo l’attenzione dei Presidenti Regionali della Lombardia di CONFARTIGIANATO, CNA, CLAI e CASA sui contenuti della piattaforma sindacale integrativa ai quali chiediamo un tavolo di confronto.
 

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