LO SVILUPPO SOSTENIBILE VISTO DALLE DONNE, ECCO LE PROPOSTE DI FAI E FILCA

LO SVILUPPO SOSTENIBILE VISTO DALLE DONNE, ECCO LE PROPOSTE DI FAI E FILCA

Immagine 068Di seguito il documento del Convegno organizzato da Fai e Filca Area NordEst sul tema dello sviluppo sostenibile visto dalle donne.

 

Il giorno venerdì 7 marzo 2014, presso l’hotel Crystal di Preganziol TV la FAI Cisl e la FILCA Cisl Area Nordest hanno organizzato, in occasione dell’otto marzo, un convegno dal tema “Lo sviluppo sostenibile visto dalle donne: le nostre proposte”.
FAI Cisl e FILCA Cisl Area Nordest a seguito del dibattito

confermano

che da sempre FAI Cisl e FILCA Cisl Area Nordest sono impegnate nella promozione di temi quali la Responsabilità Sociale di Territorio e lo Sviluppo Sostenibile.

Sottolineano

  • se la FILCA, esplicita l’impegno nello Sviluppo Sostenibile – nell’ambito del settore dell’edilizia – in politiche di tutela del territorio tramite il recupero di aree dismesse e nel contempo promuovendo scelte costruttive fondate sul risparmio energetico e le energie alternative; la FAI, da anni afferma la necessità di ‘riappropriarsi’ della cura del territorio; infatti, nella sua vocazione agro-ambientale, esplicita lo sviluppo sostenibile nell’esigenza di garantire, anche alle future generazioni, le risorse naturali;
  • come lo scenario delle trasformazioni urbane e territoriali sia il terreno sul quale le due federazioni intendono affermare la propria presenza, ponendosi l’obiettivo di dare ruolo e rappresentanza non solo al bisogno e alle aspettative del lavoratore/cittadino, ma anche allo stesso territorio nel rispetto delle sue compatibilità ed esigenze ambientali;
  • che Fai e Filca riconoscono nella contrattazione, nella Responsabilità Sociale, nella promozione dello Sviluppo Sostenibile i mezzi loro propri per ottenere maggiore equità e giustizia sociale.

Affermano

  • che in entrambe le aree sindacali le donne sono dei motori nei differenti campi di impegno, e quindi possono svolgere un ruolo determinante proponendo stili di vita e modelli di consumo dove la qualità della vita possa diventare veramente un bene comune condiviso. Pertanto le donne possono divenire protagoniste di sostenibilità e di un rinnovato umanesimo, dove lo sviluppo sostenibile sia vissuto come un prendersi cura, metodico e continuativo;
  • come la Donna sia sempre più consapevole di essere agente di cambiamento, custode del passato e proiettata nel futuro; in questa direzione è orientata a sfidare la modernizzazione perché riconosca il ruolo del femminile.

 

Ritengono

  • che la tutela ambientale è sempre un onere ma che, come Sindacato, dovremmo avere la capacità di affermare con forza le nostre politiche in questa direzione. Inoltre, in considerazione della nuova Federazione FAI-FILCA, le diverse sensibilità permetteranno di poter valutare, da angolature diverse, gli impatti ambientali degli interventi umani;
  • poiché i dissesti idrogeologici, frutto dell’irresponsabilità dell’uomo, sono oramai all’ordine del giorno, la nuova Federazione avrà inoltre il compito di formare una nuova dirigenza che, consapevole che l’ambiente guastato non può essere ripristinato, sappia guardare al territorio con lo stesso rispetto ed amore con cui una donna guarda alla propria creatura.

Recepiscono

  • che lo Sviluppo Sostenibile, come “sviluppo che garantisca i bisogni del presente senza compromettere le possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri” (Rapporto Brundtland, 1987), nell’assumere la dimensione: ecologica, economica, democratica e sociale come terreni d’azione inscindibili, propugna il rispetto dei diritti e delle prerogative della donna, tramite la diffusione di pari opportunità in ogni pratica organizzativa, sociale ed economica;
  • come la costruzione di una vera “cittadinanza paritaria” sia inscindibile dall’intervento sul lavoro, dalla sua qualità come dai livelli d’occupazione, per contrastare il rischio di una frattura insanabile tra uomini e donne, garantiti e precari, lavoro creativo e lavoro esecutivo, inclusi ed esclusi;
  • che la “diversità” vada vista e vissuta come ricchezza e non come “discriminazione” e vada assunta come valore fondante di una comunità;
  • che l’urbanizzazione vada vista come un ampliamento dei servizi alla persona e alla famiglia, per dare possibilità di compimento a quanto sopra esposto,
  • come la questione che oggi si pone sia quella di far convivere, nel lavoro, le esigenze femminili; che le donne vogliono un lavoro nel rispetto delle esigenze richieste dai loro variegati impegni familiari e professionali che variano in base alla fase della vita.

Affermano infine

  • che un tessuto umano non possa prescindere dal rispetto e dalla tutela delle donne: troppo spesso si sono verificate violenze ai danni delle donne, troppi femminicidi vengono commessi;
  • per questo motivo FAI Cisl e FILCA Cisl Area Nordest vogliono costruire percorsi di sostegno alle famiglie in difficoltà attraverso la collaborazione con l’associazione Speranzaallavoro;
  • per questo motivo inoltre FAI Cisl e FILCA Cisl Area Nordest si faranno portatori della campagna “Donne in sicurezza”, tramite l’acquisto di caschetti rosa si finanzierà il sostegno psicologico di tante persone che si trovano in una situazione di bisogno;
  • che lo sviluppo sostenibile è visto dalle donne come una preziosa occasione per spingere la società verso l’armonia, la grazia, e la bellezza che sono proprie del loro essere femminile.

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