Lotta alla disoccupazione e lotta alla mafia sono le due facce della stessa battaglia. Una battaglia che la Filca-Cisl Veneto, da anni, ha fatto propria. E che ripropone con forza oggi che la crisi ha reso più fragile il nostro tessuto economico e sociale, facendolo esposto, come mai prima d’ora, agli artigli delle mafie. “Le mafie – scrive del resto Nicola Gratteri, procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria e autore di La malapianta – sono presenti là dove c’è da gestire denaro e potere”. Veneto compreso.
Ad accendere i riflettori sui due fenomeni, fortemente intrecciati, di disoccupazione e mafia è la tre-giorni di convegni “Lavoro per la Legalità” organizzata dalla Filca-Cisl Veneto insieme alle federazioni di Calabria, Alto Adige, Trentino e Friuli-Venezia Giulia e con l’associazione Libera. Il primo si è tenuto lunedì 15 nelle scuole di Vicenza, gli altri due avranno luogo rispettivamente giovedì 18 marzo a Mestre (sede regionale Cisl, in via Piave 7) e venerdì 19 a Venezia allo Iuav (Tolentini-Santa Croce 191), con inizio entrambi alle ore 9.00.
“L’aumento della disoccupazione dovuto alla crisi economica – spiega Salvatore Federico, segretario generale Filca-Cisl Veneto – sta facendo lievitare il lavoro irregolare e l’illegalità, specie nell’edilizia, uno dei settori più in sofferenza. Le difficoltà finanziarie in cui versano molte nostre aziende, inoltre, incrementano il rischio di infiltrazione di capitali “sporchi”. Il sindacato, con questa iniziativa, si propone di tenere alta l’attenzione sui rischi e, allo stesso tempo, di promuovere la cultura della legalità nel e del lavoro”.
Nella giornata di giovedì 18 marzo, a Mestre, si farà il punto sullo stato di salute dell’economia veneta e sui cambiamenti che la recessione ha portato e porterà nel sistema produttivo e nel mercato del lavoro, con attenzione, in particolare, al settore dell’edilizia dove l’incremento del lavoro nero è maggiore. Le conclusione del convegno, nel pomeriggio, sono affidate al segretario regionale Franco Porto.
Venerdì 19, a Venezia, la riflessione entrerà quindi nel vivo del fenomeno della nuova, floridissima, mafia economica, quella che guarda con interesse alle realtà produttive del Nord dove portare a “ripulire” le ingenti quantità di denaro dei suoi traffici illeciti. Tra i relatori sono previsti: Enzo Ciconte, docente di Storia della criminalità organizzata all’Università di Roma Tre, Vittorio Borraccetti, procuratore distrettuale antimafia del Veneto, don Luigi Tellatin, responsabile Libera Veneto. Porterà la sua testimonianza un imprenditore calabrese che si è ribellato alla ‘Ndrangheta e che ora, minacciato dalla cosche, vive sotto la protezione dello Stato. A tirare le conclusioni dell’intensa mattinata sarà il segretario generale nazionale della Filca-Cisl Domenico Pesenti.