I sindacati delle costruzioni, dei bancari e assicurativi della Cisl (Filca e Fiba) con il Siulp, il sindacato di Polizia, lanciano la sfida alle cosche nel territorio di Lecco, presentando domani mattina, in via Achille Grandi, alla Scuola Edile ESPE, il decalogo del Progetto San Francesco, il programma antimafia della Cisl. “Il Progetto San Francesco è dedicato a Nino Caponnetto, il giudice che seppe scegliere di non aver paura e di organizzare il più efficace pool di magistrati mai avuto in Italia. Noi siamo e saremo con la magistratura, con lo Stato e con le Istituzioni e nel centocinquantesimo anniversario dell’unità d’Italia ribadiamo il nostro lavoro di sindacalisti per il Paese unito, indivisibile e democratico. Il Progetto San Francesco è uno strumento per ribadire, innovando concretamente, la nostra volontà federalista: noi vogliamo il federalismo attento alle persone, un federalismo della solidarietà, della responsabilità e del welfare e per questo dobbiamo sconfiggere le mafie” – così presenta l’iniziativa il Segretario Generale della Filca Cisl lombarda Battista Villa.
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Il Progetto San Francesco ha elaborato e presentato in regione Lombardia e a Roma dieci punti sindacali contro le mafie, ad iniziare con l’abrogazione della direttiva comunitaria della gare d’appalto pubbliche assegnate con il criterio del “massimo ribasso”, sostituendo l’attuale norma con “l’offerta maggiormente vantaggiosa e responsabile socialmente”, chiedendo la tracciabilità totale dei flussi finanziari e di cassa di tutta la filiera dell’opera pubblica così come la certificazione antimafia per ogni singolo protagonista dell’appalto: procuratori legali, commercialisti, fornitori per iniziare. “Presentiamo il Progetto San Francesco con le istituzioni del territorio perché siamo convinti che insieme dobbiamo urgentemente approvare il protocollo di legalità con la Provincia e superarlo, entrando in una nuova fase storica di responsabilità e proposte contro i clan nell’edilizia” – così Claudio Cogliati, numero uno della Filca lecchese, protagonista di una lunga elaborazione territoriale verso un contratto istituzionale contro le mafie. Ad un passo dall’Expo e nel pieno della stagione delle grandi opere la crisi sta facilitando il lavoro di rafforzamento finanziario delle cosche mafiose attive in Lombardia, attraverso il racket e l’usura, un aspetto preoccupante del mercato finanziario parallelo “sotto esame” delle forze investigative.
“La Fiba, con oltre duecento incontri in tutta Italia ha sollecitato l’urgenza di una specifica formazione allargata, capace di sottolineare i rischi del crimine nella finanza e di come sia indispensabile una nuova fase di denunce e di segnalazioni di illeciti o di sospette infrazioni, ma al contempo serve coraggio, forza e lungimiranza contrattuale tipica del nostro sindacato per sconfiggere le mafie” – Andrea Zoanni, segretario generale della Fiba della Lombadia. “Gli investigatori ogni giorno sono impegnati a lottare contro la criminalità, spesso con pochi mezzi e con tanta buona volontà e con grandi sacrifici umani e professionali, ma adesso serve che la seconda fila della società civile e del sindacato possa diventare un’unica barriera, insormontabile, ai ricatti dei mafiosi. Ecco perché anche il Siulp di Lecco sostenendo il Progetto San Francesco chiede una denuncia civile collettiva contro le prepotenze e i ricatti culturali degli uomini delle cosche” – così Giovanni Di Mauro, segretario provinciale del Siulp lecchese con il suo segretario generale della Lombardia, Benedetto Madonia – “Gli esempi di sacrificio e di insegnamento altissimi come quelli di Falcone e di Borsellino servono se applicati ogni giorno nel rispetto del lavoro degli investigatori e degli agenti e per questo crediamo in un unico progetto tra varie categorie, anche per sollecitare una nuova missione di responsabilità sociale della Polizia”.
Michele Prestipino sarà il protagonista istituzionale della giornata lecchese, che fin dal principio – assieme al Procuratore Capo Giuseppe Pignatone – è stato disponibile ad accompagnare con i dovuti approfondimenti giuridici e sociali i lavori del Progetto San Francesco, tanto che questo invito vuole essere anche il richiamo per una maggiore attività di sostegno civile alla magistratura attiva in Italia, da Reggio Calabria a Milano, da Genova a Palermo. “Non può esserci alcuna concessione o alla mafia, soprattutto in questo tempo di crisi: dobbiamo essere uniti, imprese, società civile, associazioni e mondo della cultura, per un nuovo patto di solidarietà alle imprese perbene, tante in Lombardia, e di rivolta contro i clan” – Maria Assunta Bonfanti della segreteria Cisl lecchese, organizzatrice con la Filca della manifestazione aperta al pubblico, che sarà conclusa dal segretario generale nazionale del sindacato delle costruzioni, la Filca, Domenico Pesenti “Se vogliamo fare bene il sindacato non dobbiamo pensare solo al luogo di lavoro e alla busta paga ma alla società. La mafia tende ad invadere la sfera delle libertà e la democrazia: sbaglia chi la ritiene solo un problema economico. E’ importante che ci si muova tutti insieme, perché la nostra presenza ed una forte azione di prevenzione ci permettano di contrastare la criminalità con tutti i mezzi a nostra disposizione”.
Ai lavori interverranno Virginio Brivio, sindaco di Lecco – Marco Valentini, prefetto di Lecco – Stefano Simonetti, assessore ai lavori pubblici della provincia di Lecco – Andrea Zoanni, segretario generale della Fiba Cisl Lombardia – Marco Boveri, segretario regionale della Filca Cisl lombarda – Benedetto Madonia, segretario generale del Siulp lombardo – Domenico Pesenti, segretario generale nazionale della Filca Cisl. Introducono i lavori Claudio Cogliati, segretario generale della Filca Cisl di Lecco, Giovanni Di Mauro segretario generale del Siulp lecchese e Maria Assunta Bonfanti segretario della Cisl di Lecco e Michele Prestipino, procuratore aggiunto presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. Coordina Alessandro De Lisi, responsabile del Progetto San Francesco.