Ha preso il via ieri, lunedì 10 ottobre 2011, con un incontro tra Ance Lecce e Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil provinciali, l’avvio della trattativa per il rinnovo del Contratto Integrativo per il settore edile, scaduto ormai dal 30 aprile scorso. Il segretario generale della Filca salentina, Sandro Russo, ha stigmatizzato il comportamento dei costruttori, che hanno provocato il ritardo nell’apertura delle trattative. Le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto ed ottenuto dalla controparte la costituzione di due tavoli di lavoro paralleli, uno sulle tematiche riguardanti l’integrativo in generale e la discussione della piattaforma presentata dalla F.L.C. di Lecce (già convocato per il 24 ottobre 2011) ed uno specifico che affronti il tema della bilateralità e di quali strategie e sinergie adottare nel territorio, coinvolgendo le istituzioni preposte, per combattere in maniera più efficace l’evasione contributiva, elevare la qualità della formazione e il collocamento attraverso la borsa lavoro e la sicurezza nei cantieri rafforzando l’attività del C.P.T. e dei R.L.S.T. (già convocato per venerdì 14 Ottobre).
“Finalmente – afferma Sandro Russo, segretario generale della Filca Lecce – siamo riusciti ad avviare concretamente le trattative per il rinnovo dell’integrativo ottenendo, tra l’altro, un tavolo specifico che lavori per creare, con quanti di competenza, quelle sinergie che creino le condizioni per fare una vera ed efficace azione contro il lavoro nero ed esalti il ruolo della bilateralità; negli ultimi tre anni le imprese morose sono triplicate e le amministrazioni pubbliche mostrano una eccessiva flessibilità nell’applicare le norme previste per il D.U.R.C. con il risultato che, pur essendo morose, continuano a lavorare indisturbate; occorre concentrare gli sforzi di tutti in una unica direzione al fine garantire la legalità; in un siffatto periodo di crisi in cui il lavoro è davvero poco, occorre far lavorare chi rispetta le regole del settore e non chi cerca di fare della furbizia il proprio ‘modus operandi’ a danno delle imprese sane e dei lavoratori; siamo consapevoli che le trattative saranno complicate dall’attuale drammatica situazione del settore nella nostra provincia, ma siamo fiduciosi proprio perché un buon contratto integrativo crea le basi per il rilancio dell’edilizia”.