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LE RETRIBUZIONI CRESCONO MENO DELL’INFLAZIONE

LE RETRIBUZIONI CRESCONO MENO DELL’INFLAZIONE

Retribuzioni ferme su base mensile e in crescita dell’1.4% su base annua. Secondo i dati dell’Istat , nel mese di marzo, l’indice delle retribuzioni contrattuali è restato invariato rispetto a febbraio e ha presentato una crescita dell’1,4% rispetto a marzo 2012. Complessivamente, nel primo trimestre del 2013 la retribuzione è cresciuta dell’1,4% rispetto al corrispondente periodo del 2012.
Con riferimento ai principali macrosettori, a marzo le retribuzioni orarie contrattuali registrano un incremento tendenziale dell’1,8% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.
I settori che a marzo presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: alimentari bevande e tabacco (3,6%); tessili, abbigliamento e lavorazioni pelli (2,8%); acqua e servizi di smaltimento rifiuti (2,6%). Si registrano, invece, variazioni nulle per telecomunicazioni e in tutti i comparti della pubblica amministrazione.
In dettaglio, a marzo sono in attesa di rinnovo 44 accordi (15 appartenenti nella Pa) relativi a circa 5,3 milioni di dipendenti (2,9 mln nel pubblico). La quota di dipendenti che aspetta il rinnovo è pari al 40,8%, in riduzione rispetto a febbraio a seguito dell’entrata in vigore di tre rinnovi contrattuali. Tra gli accordi monitorati dall’Istat, infatti, sono state recepite le intese energia e petrolio, energia elettrica e Rai, mentre nessun contratto è scaduto.
(dal sito www.conquistedellavoro.it)
 

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