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LAZIO, ESTATE DI SANGUE NEI CANTIERI EDILI

LAZIO, ESTATE DI SANGUE NEI CANTIERI EDILI

Tre incidenti mortali in altrettanti cantieri hanno funestato il periodo estivo a Roma e nel Lazio. Nei giorni scorsi una persona ha perso la vita dopo essere caduto dal tetto di un capannone, lo scorso 31 luglio un operaio di 40 anni è morto in un cantiere edile ad Ostia antica, schiacciato dal braccio della gru che stava sollevando un container,  e a Maenza, in provincia di Latina, è morto il 27 luglio, dopo 9 giorni di agonia, un operaio di 50 anni, precipitato al suolo mentre montava le luminarie su una gru in occasione di una festa paesana.
“Gli incidenti nei cantieri edili a Roma e nel Lazio – spiega Stefano Macale, segretario generale della Filca romana – sono in netto aumento. Infatti sono 12 le vittime tra i cantieri nel 2009 di cui 5 a Roma e 7 compresa la provincia, 2 a Viterbo e 3 a Latina. Negli ultimi giorni sono tre le persone che hanno perso la vita. Dal 1 gennaio 1999 sono morti 164 operai nel Lazio e dal 1 gennaio 2003 a Roma e provincia sono stati 75 i morti tra i cantieri. La strage quotidiana sembra non avere fine, non si può pagare con il tributo del sangue per la fretta, il profitto e la scarsa considerazione della vita umana. Tutto ciò è inaccettabile”, ha concluso Macale.

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