LAZIO, EDILIZIA A PICCO

LAZIO, EDILIZIA A PICCO

La situazione dell’edilizia a Roma e nella regione è drammatica. A dare l’allarme i sindacati di categoria Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil di Roma e del Lazio nel corso dell’ attivo dei quadri e dei delegati
dove sono stati snocciolati i numeri della crisi nel settore della regione. I tre segretari regionali, Stefano Macale (Filca), Roberto Cellini (Fillea) e Francesco Sannino (Feneal), hanno ricordato che ogni giorno nel Lazio 22 operai perdono il posto di lavoro e chiudono 3 imprese. In un anno, da marzo 2009 a marzo 2010 gli operai hanno lavorato 3 milioni 535mila 475 ore in meno, in 5.832 hanno perso il posto di lavoro e 907 imprese hanno cessato l’attività. “Nonvi è neanche un giorno da perdere ” dichiara il segretario generale regionale della Filca, Stefano Macale “di questo passo entro la fine dell’anno altri 5 mila operai rischiano di rimanere senza posto di lavoro in un settore , l’edilizia, che rappresenta il traino dell’economia regionale, con il35%del prodotto interno lordo, per questo non vogliamo essere spettatori e ci siamo fatti avanti con delle proposte.”I sindacati hanno chiesto alle imprese maggiori investimenti sulla bioedilizia, sulla qualificazione delle opere, sulla tutela ambientale accompagnata alla formazione continua delle maestranze.
Per Andrea Cuccello, segretario generale di Roma e provincia della Filca Cisl: ” Nelle nuove costruzioni urbane si deve tener conto della viabilità e dello sviluppo dei quartieri , inoltre occorre favorire l’avvio e l’attuazione del piano casa per abitazioni ad affitto sostenibile ed un programma di edilizia popolare per rispondere alla domanda di casa delle famiglie, un piano di rilancio dell’edilizia che favorisca l’occupazione con interventi di adeguamento tecnologico e di risparmio energetico.” Alla Pubblica Amministrazione si richiedono nuovi investimenti pubblici, anche per la realizzazione di piccole opere spesso bloccate dal patto di stabilità e di puntare sulle opere già finanziate ma non ancora appaltate o non ancora avviate. I  sindacati inoltre chiedono una maggior trasparenza e legalità negli appalti e una lotta sempre più serrata all’evasione fiscale e contributiva. Ai capigruppo di tutti i partiti politici della Regione, dei Comuni e dei Consigli Provinciali si chiede un incontro urgente vista la gravità della situazione. Alla neogovernatrice del Lazio, Renata Polverini, i sindacati si rivolgono per impegnarsi alla costituzione di un coordinamento di tutti gli organismi di controllo sulla sicurezza per aumentare e migliorare il livello di prevenzione e vigilanza nei cantieri edili, per l’assunzione con fondi appositi di nuovi ispettori Spresal con contratto a tempo indeterminato, per avere più risorse economiche a disposizione per la formazione professionale svolta dentro la bilateralità del settore e, come aggiunge Macale “per la realizzazione di almeno una significativa opera pubblica per provincia che costituisca l’ossatura della nuova rete del territorio del Lazio con il resto d’Italia”.

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