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LAVORO, CANCELLATO L’OBBLIGO DELLA COMUNICAZIONE PREVENTIVA D’ASSUNZIONE

LAVORO, CANCELLATO L’OBBLIGO DELLA COMUNICAZIONE PREVENTIVA D’ASSUNZIONE

Roma
Virgilio (Filca-Cisl): “Decisione gravissima e ingiustificata!”
“La decisione del Governo è gravissima e ingiustificata, e indigna tutte le persone di buon senso e coloro che lottano ogni giorno per la sicurezza sul lavoro”. È il commento di Pino Virgilio, segretario generale aggiunto della Filca, il sindacato degli edili della Cisl, alla notizia dell’approvazione di un emendamento alla manovra economica che cancella l’obbligo delle imprese a comunicare l’assunzione il giorno prima dell’inizio del lavoro.
“Si tratta di una mossa sbagliata, immotivata e pericolosa, soprattutto nel settore dell’edilizia, dove si registra un altissimo tasso di incidenti mortali nel primo giorno di lavoro. Si tratta, ovviamente, di operai in nero che i datori sono costretti a dichiarare nel momento in cui perdono la vita nel cantiere, una sorta di assunzione ‘post mortem’. Una pratica contro la quale, nel dicembre del 2003, era stato sottoscritto un avviso comune tra associazioni nazionali degli imprenditori edili, organizzazioni sindacali e l’allora sottosegretario al Lavoro, Maurizio Sacconi. Lo stesso Sacconi, oggi, da ministro, fa un dietrofront gravissimo, contro il quale ci batteremo con forza. A tutto questo si aggiunge la circostanza che i datori di lavoro non sono più tenuti a conservare in azienda il libro matricola, che se tenuto presso il consulente, può essere esibito anche 15 giorni dopo. In questo modo si riaprono ulteriori spazi per il lavoro nero; infatti diventa impossibile ogni forma di controllo, in particolare da parte dei servizi ispettivi. Gli stessi, a causa dei tagli del Dpef alle forze dell’ordine -conclude Virgilio- hanno già dichiarato che ridurranno drasticamente le ispezioni”.

Ufficio Stampa Filca Nazionale

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