Da oggi i lavoratori edili rumeni, sia quelli che lavorano in Romania che quelli emigrati in Italia, hanno un prezioso alleato in più, grazie ad un’azione sinergica dell’Inas e della Filca-Cisl nazionali. Nino Sorgi, presidente dell’Istituto nazionale di assistenza sociale della Cisl, e Domenico Pesenti, segretario generale del sindacato dell’edilizia, hanno infatti sottoscritto un accordo, pensato ad hoc per i tantissimi rumeni che in patria o in Italia lavorano nel settore edile. Il protocollo nasce da una semplice constatazione: la comunità rumena è la più numerosa in Italia, conta più di 1.100.000 persone. Ed il settore edile è tra quelli in cui i lavoratori rumeni sono maggiormente impiegati, con una percentuale superiore al 23%. Negli ultimi anni, inoltre, più del 50% dei lavoratori censiti all’interno degli Enti bilaterali dell’edilizia risulta straniero, e di questa percentuale, circa il 75% è di provenienza rumena. La stessa Filca conta, tra i propri iscritti, un grande numero di lavoratori stranieri e in particolar modo, rumeni. Numeri e percentuali che dimostrano quanto sia importante promuovere la conoscenza dei diritti e delle tutele per questi lavoratori.
“Con questa intesa – spiega Domenico Pesenti – intendiamo lavorare insieme all’Inas su più fronti: combattere la discriminazione e lo sfruttamento nel mercato del lavoro, migliorare l’informazione, la consulenza e la tutela relativamente alla sicurezza sociale, garantire i diritti di questi lavoratori rispetto alle prestazioni erogate dalle Casse Edili. Per esempio abbiamo notizia di lavoratori rumeni, già residenti in Italia, che non hanno potuto percepire le prestazioni erogate dalle varie Casse edili, nonostante la prestazione stessa gli fosse stata riconosciuta”.
L’accordo, però, non si limita a tutelare i lavoratori edili rumeni in Italia, ma assiste anche i tanti che, per la crisi economica, sono rientrati in Romania. “Possiamo farlo – dichiara Nino Sorgi – perché l’Inas è presente in Romania da 4 anni con la propria sede di Bucarest e recapiti in città importanti come Craiova, Ploiesti e Pitesti. La nostra presenza li diventa fondamentale sia per assistere e tutelare i cittadini italiani e rumeni che hanno svolto attività lavorativa in Italia, che per le prestazioni erogabili in materia previdenziale e di assistenza e sicurezza sociale. Abbiamo constatato come vi sia una scarsa informazione da parte di questi lavoratori, sui propri diritti socio previdenziali ottenibili in Italia e in Romania, nel quadro delle normative previste dall’Ue e in particolare dalla Regolamentazione Europea di sicurezza sociale. L’intesa con la Filca dimostra la grandissima attenzione della Cisl agli immigrati, non solo nel mondo del lavoro ma nella loro integrazione nella società”.
L’accordo partirà in via sperimentale a Roma, dove è presente la più grande comunità rumena italiana. Per l’Inas e per la Filca si tratta dell’ennesima iniziativa in favore degli immigrati: “Prestiamo grande attenzione ai nostra associati stranieri, sia organizzando feste ed iniziative e su tutto il territorio nazionale, come a Roma, Padova, La Spezia, che impegnandoci per favorire il consolidamento della presenza di operatori e quadri immigrati a tempo pieno nell’attività sindacale”, aggiunge Salvatore Scelfo, segretario nazionale della Filca-Cisl con delega all’immigrazione. In molte Scuole edili, poi, si organizzano corsi di italiano, anche per evitare incidenti in cantieri dovuti ad incomprensioni linguistiche, e in molti dei nostri contratti è prevista la possibilità di accorpare ferie per avere periodi più lunghi e facilitare il rientro nei Paesi d’origine. Inoltre sono sempre più numerose le pubblicazioni multilingue: su tutti cito le dispense della Cnce, la Commissiona nazionale per le Casse edili, su argomenti quali la bilateralità, la sicurezza, la Borsa lavoro, la previdenza integrativa ed i contratti”, conclude Scelfo.