Lavoratore muore sul cantiere della Catania-Siracusa

Lavoratore muore sul cantiere della Catania-Siracusa

Siracusa
Per il segretario della Filca, Domenico Pesenti, “è indispensabile procedere in fretta all’approvazione del Testo Unico sulla Sicurezza ed intensificare i controlli preventivi nei cantieri”
“Il tempo delle lacrime di coccodrillo è finito da un pezzo. Occorre procedere immediatamente all’attuazione della legge delega 123 con l’approvazione del Testo Unico sulla Sicurezza e bisogna intensificare i controlli preventivi nei cantieri”. È il commento del segretario generale della Filca-Cisl, Domenico Pesenti, dopo l’ennesimo incidente mortale sul lavoro, la vittima numero 143 dall’inizio dell’anno. Questa volta a ‘morire di lavoro’ è stato un operaio edile di 34 anni, caduto da un’altezza di 10 metri all’interno di un cantiere dell’autostrada Siracusa-Catania. “In questo periodo – ha dichiarato ancora Pesenti – ci stiamo confrontando con l’Ance, l’associazione nazionale costruttori edili, per il rinnovo del contratto dell’edilizia, scaduto il 31 dicembre scorso. Come sindacati di categoria ci stiamo battendo per porre come priorità la lotta al lavoro nero ed il diritto alla salute dei lavoratori. Non è più tollerabile pagare ogni anno un tributo di vite umane così alto. L’Italia, secondo gli ultimi dati diffusi – ricorda il numero uno della Filca – sarebbe fanalino di code in Europa con una media di 4 lavoratori morti al giorno, per un costo sociale legato agli infortuni sul lavoro superiore ai 40 miliardi di euro”. L’incidente mortale è avvenuto all’altezza di Villasmundo, in provincia di Siracusa. Non è la prima volta che si registrano incidenti mortali su questo cantiere: nel giugno del 2006 il crollo di un viadotto costò la vita ad un operaio di soli 25 anni, i feriti furono una ventina. Il termine dei lavori dell’autostrada, lunga 25 chilometri, è previsto per l’aprile del 2009. Tra le opere più significative ci sono 24 viadotti, 10 gallerie naturali e 4 artificiali.

Vanni Petrelli

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