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L’ATTUALITA’ DEL PENSIERO DI MARIO GRANDI

L’ATTUALITA’ DEL PENSIERO DI MARIO GRANDI

Mario Grandi
Mario Grandi

È stato un insegnamento forte e intenso, quello del professor Mario Grandi. Una lezione che non si è limitata alla dottrina giuridica e che si è contraddistinta per la vera passione vissuta per il sindacato come espressione di libertà. Una lezione della quale ha beneficiato non solo la dirigenza cislina ma l’intera organizzazione a tutti i livelli.
Ad un anno dalla scomparsa, la “sua” Cisl, a Modena, ha voluto ricordare il docente universitario esperto di diritto del lavoro con una serie di iniziative, culminate in una tavola rotonda alla quale hanno partecipato i segretari generali della Cisl Emilia-Romagna, Giorgio Graziani, e delle categorie Fai, Augusto Cianfoni, Filca, Domenico Pesenti, Fisascat, Pierangelo Raineri. Presenti anche l’economista ed esperto di relazioni sindacali Pietro Merli Brandini e Giovanni Graziani, docente della scuola di formazione della Fai.
“Non si tratta semplicemente di commemorare un uomo al quale vanno il nostro affetto e la nostra gratitudine – ha detto Cianfoni – ma questo di Modena è un evento dal forte carattere culturale e politico, intendendo per tale la riconferma convinta al suo insegnamento. Evocare il principio di libertà per il sindacato, in un regime democratico, appare ai più cosa scontata specie in tempi in cui anche di questo valore si equivoca spesso il significato. Un sindacato è libero ma se tempera la sua piattaforma sociale nel realismo della mediazione propria di una società plurale e complessa”.
Per Giorgio Graziani “rivalutare e riconfermare il pensiero di Grandi è doveroso, a maggior ragione nella sua terra. Di Grandi – ha detto – mi colpisce l’incredibile attualità del suo pensiero (la questione della rappresentanza sindacale, ndr) che è oggi il tema centrale sindacale, insieme alla contrattazione decentrata”. Pesenti ha sottolineato come il docente abbia approfondito moltissimo il concetto della rappresentanza sindacale partendo dall’associazionismo sindacale. “Grandi  – ha affermato – ha avuto il merito indiscusso di mettere in luce come l’essere associazione diventa la vera forza di un sindacato che evolve con la società e non ne è mai fuori contesto. In questo modo l’associazione sindacale diventa soggetto forte nella società, fondamentale per costruire la società del domani e strumento di protagonismo grazie alla partecipazione dei lavoratori”.
Del professor Grandi, che da giovane è stato anche dipendente della Confederazione e operatore all’Ufficio Studi, Ranieri ha messo in evidenza l’attualità del pensiero: “Parlare oggi di rappresentanza e di rappresentatività sindacale significa riflettere su quella che è la mission primaria del sindacato, ossia quella di interpretare le esigenze dei lavoratori e di tradurle in termini di norme contrattuali. La rappresentatività si potrà consolidare sempre di più con lo sviluppo del secondo livello di contrattazione, territoriale ed aziendale, modello di riferimento della Cisl già dagli anni ’60, sostenuto anche da Mario Grandi, il cui valore è stato ribadito con la riforma del modello contrattuale del  2009”.
E se per Merli Brandini “Grandi ha dovuto mettere insieme l’ipotesi Cisl di rinnovamento generale del modo di essere del sindacato con la vecchia cultura dominante del diritto del lavoro”, per Giovanni Graziani “la sua è una eredità che dobbiamo riscoprire e valorizzare. Anche per la sua grande attenzione alla formazione sindacale come riflessione scientifica e vicinanza all’associazionismo sindacale”.
E sempre venerdì mattina si era svolto un seminario di studi sul tema “In difesa della rappresentanza sindacale: l’attualità del pensiero di Mario Grandi”. Sono intervenuti il segretario provinciale Cisl, William Ballotta e Albino Gorini, presidente della Fisba-Fat Fondazione. La figura di Grandi come giurista e come docente nell’università e per il sindacato è stata ricordata da Germano Dondi, docente di diritto del lavoro nell’Università di Bologna, da Giampiero Bianchi, responsabile della scuola nazionale di formazione della Fai-Cisl, e da Aldo Carera, dell’Università Cattolica di Milano.

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