Contratto rinnovato per gli oltre 12mila addetti del settore lapidei piccola e media industria, distribuiti in 2.209 aziende. Ieri sera i sindacati di categoria Filca-Cisl, Feneal-Uil e Fillea-Cgil, hanno sottoscritto il verbale di accordo insieme alla controparte, Aniem Confapi. L’incremento salariale è pari a 130 euro al livello 5 (parametro 136) e a 95,58 euro al livello 8 (parametro 100), e sarà suddiviso in tre tranches: marzo e luglio 2014 e luglio 2015. Gli arretrati saranno erogati nei mesi di marzo, maggio, agosto ed ottobre 2014. Il contratto, scaduto il 3 marzo del 2013, ha durata triennale, dal 1° aprile 2013 al 31 marzo 2016. Il montante salariale è pari a 3.511,66 euro.
VISUALIZZA IL VERBALE DI ACCORDO
“Tra le novità più rilevanti – spiega Riccardo Gentile, segretario nazionale della Filca-Cisl – ci sono la costituzione del Comitato Paritetico Nazionale Lapidei Pmi, che sarà finanziato da un contributo di 5 euro annui a carico delle aziende per ciascun dipendente. Grande attenzione è dedicata al welfare, con la partenza della sanità integrativa per il settore, grazie all’individuazione di ‘Altea’ come Fondo di riferimento, decisione che ci soddisfa particolarmente perché si tratta del Fondo costituito dai tre sindacati di categoria. A partire dal 1°marzo 2014 le aziende verseranno obbligatoriamente, per ogni dipendente in forza, un contributo totalmente a carico dell’impresa pari a 5 euro (8 euro dal 2015). Inoltre per quanto riguarda la Previdenza Integrativa (FondApi) l’incremento ottenuto interessa soltanto la quota a carico delle aziende ed è dello 0,50 % a regime, dal 1° gennaio 2016 passerà all’1,90%. Risultati importanti anche sul fronte dell’apprendistato professionalizzante, con la revisione dell’accordo, e del contratto a tempo determinato, per il quale è stato ridefinito il limite percentuale. Adesso l’accordo dovrà ottenere il via libera dalle assemblee, che sono in programma in tutti i luoghi di lavoro e dovranno svolgersi entro il prossimo 12 aprile”, conclude Gentile.
Questi in sintesi i punti principali dell’ipotesi di accordo:
Revisione dell’accordo sull’apprendistato professionalizzante. Migliorate le parti inerenti il periodo di prova e la percentuale di apprendisti da confermare per procedere a ulteriori assunzioni; incremento del premio di risultato dal 50% al 90% di quanto previsto per il lavoratore di analogo livello; equiparazione dei trattamenti di malattia e infortunio a quelli della categoria di appartenenza; il periodo di apprendistato verrà computato nell’anzianità di servizio.
Disciplina del contratto a tempo determinato. Ridefinito un unico limite percentuale di assunzioni a tempo determinato e di somministrazione a tempo determinato, nella misura massima del 25% sul totale degli occupati a tempo indeterminato; definite le deleghe ai livelli decentrati della contrattazione, territoriale o aziendale, per l’individuazione dei casi in cui prolungare la durata temporale dei contratti ‘acausali’ e la riduzione dei tempi di intervallo nella successione di contratti a termine; la stipula di un ulteriore contratto, alla scadenza dei 36 mesi, presso la Direzione territoriale del Lavoro, non potrà avere una durata massima superiore a 4 mesi, anziché 8 come previsto dalla legge.
Disciplina della somministrazione di lavoro. Uniformati i limiti percentuali di assunzioni in somministrazione a tempo determinato e con contratto a tempo determinato nella misura massima del 25%; la contrattazione territoriale o aziendale potrà individuare processi organizzativi utili ad allungare la durata massima del contratto di somministrazione ‘acausale’ fino a 36 mesi.
Disciplina del contratto a tempo parziale. Ratificato il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale (e viceversa) per i lavoratori affetti da patologie oncologiche con ridotta capacità lavorativa e in tutta una serie di altre situazioni di disagio per i lavoratori.
Bilateralità. Decisa l’istituzione del Cpn, il Comitato paritetico nazionale lapideo.
Parte economica. Ottenuto un aumento salariale di 130 euro al parametro 136. L’aumento è distribuito in questo modo: 56 euro dal 1° marzo 2014, 44 euro dal 1° luglio 2014 e i restanti 30 euro dal 1° luglio 2015.
Welfare. Previdenza complementare FondApi: aumento a regime del contributo a carico del datore di lavoro per gli iscritti al Fondo, che a regime passerà all’1,90%. Sanità integrativa (Fondo Altea): a partire dal 1°marzo 2014 le aziende verseranno obbligatoriamente, per ogni dipendente in forza, un contributo totalmente a carico dell’impresa pari a 5 euro. Dal 1° gennaio 2015 il contributo viene elevato a 8 euro.