A L’Aquila e in provincia molte sedi Filca sono inagibili. In moto la macchina della solidarietà sindacale. Ricostruire subito e ricostruire bene!
Senza ripetere gli errori del passato. È l’imperativo per l’Abruzzo che rimbomba al XIV Congresso nazionale della Filca-Cisl, in svolgimento a Castellaneta Marina (Taranto). Il segretario generale Domenico Pesenti, nella sua relazione introduttiva, aveva già affrontato il tema della ricostruzione “secondo il cosiddetto modello-Abruzzo”. Sull’argomento sono tornati i dirigenti della Filca delle zone colpite dal sisma del 6 aprile scorso.
“Stiamo lavorando per ottenere una legislazione specifica per la ricostruzione – afferma Riccardo Gentile, segretario generale della Filca-Cisl Abruzzo – al fine di garantire un utilizzo virtuoso delle risorse, la selezione delle imprese secondo la loro storia, il rispetto delle regole sociali, a partire da quelle sulla sicurezza”. Sul tavolo ci sono diverse proposte: sulla procedura di congruità dei versamenti contributivi, sulla concretizzazione della Patente a Punti e sulla certificazione sociale SA8000. “Quest’ultima – prosegue Gentile – esordirebbe nella ricostruzione post-terremoto ed è una norma che si richiama alla responsabilità sociale. L’ente preposto ai controlli dovrebbe rilasciare un attestato di conformità delle norme sulla sicurezza ed effettuare visite periodiche di controllo. La certificazione contiene una serie di criteri etici improntati al rispetto dei diritti umani e soddisfa alcune convenzioni internazionali integrate al sistema di gestione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Ma non è l’unica proposta della categoria: “Abbiamo chiesto agli ordini professionali – afferma il numero uno della Filca abruzzese – di individuare degli albi distinti per tipologie di incarico. Il responsabile della direzione dei lavori, per esempio, dovrebbe avere un tetto massimo di cantieri da dirigere, calcolati per importi oppure per numero, dorrebbe essere presente quotidianamente nei posti di lavoro, o in sua assenza indicare un diretto incaricato. Misure atte a responsabilizzare questa figura. E sarebbe auspicabile introdurre provvedimenti disciplinari per i professionisti nei cui cantieri si sono verificati infortuni o incidenti mortali non imputabili a fatalità, o evasioni contributive e retributive”. Inevitabile un cenno al Primo maggio, che i sindacati hanno deciso di celebrare proprio in Abruzzo: “È una decisione molto importante non solo per testimoniare la solidarietà del mondo del lavoro – ha detto Gentile – ma soprattutto per dare un segnale forte di speranza”.
Ai lavori congressuali è intervenuto anche Pietro Di Natale, segretario generale della Filca dell’Aquila. “Molte sedi Filca della provincia sono inagibili – ha detto – ma i 1400 iscritti non si sentano abbandonati. Sul fronte istituzionale stiamo lavorando per fare una legge regionale ad hoc, ma che diventi un modello sullo scenario nazionale”. La macchina della solidarietà si è mossa celermente anche nel sindacato: la Filca nazionale ha aperto un conto corrente per acquistare strutture mobili da utilizzare come sedi nel territorio e per il sostegno ai familiari di delegati e attivisti che sono rimasti vittime del sisma o gravemente infortunati. La segreteria nazionale ha già destinato un contributo straordinario di 50.000 euro per tali finalità.