Sessantacinque anni dopo la fondazione, la Cisl torna al teatro Adriano di Roma per riflettere sulla sua ispirazione costituiva e rilanciare l’azione sindacale. La sfida immediata è sul tavolo, l’occasione è imperdibile. E così, nella sua relazione introduttiva del Consiglio Generale, Annamaria Furlan ha messo in campo parole chiare e forti: ”Guai al sindacato italiano se non si rende conto che se non riesce a definire un modello contrattuale insieme alle controparti, che non sa attraverso la trattativa definire i minimi contrattuale e in questo modo affida di fatto alla legge la sua stessa esistenza, dimostra se non la sua inutilità un cambiamento davvero preoccupante del suo dna. Sarebbe un sindacato che dimostrerebbe tutta la sua incapacità a capire ed a saper gestire i cambiamenti di cui il mondo produttivo italiano ha oggi bisogno per competere nei mercati, alzare la produttività di sistema, i salari ed i consumi”. Aggiunge la leader della Cisl: ”Capiamo le difficoltà di tutti e le rispettiamo, capiamo quelle di altre organizzazioni sindacali nell’affrontare questo delicato tema al loro interno. Ma quello che capiamo ancora meglio è che essere inadempienti rispetto ad un mandato così importante, indurrebbe davvero Governo e Parlamento – che molto spesso prediligono occuparsi degli spazi propri dei corpi intermedi piuttosto che affrontare le proprie inefficienze – ad entrare a gamba tesa su questioni così importanti per noi come la contrattazione, la partecipazione, la rappresentanza”.
Questa, dunque, la sfida immediata. Parte integrante di un modo di fare sindacato – 100% sindacato – che la Cisl non smette mai di affinare e consolidare. Questo l’obiettivo della Assemblea organizzativa che si svolgerà a Riccione dal 16 al 19 novembre. Sottolinea la segretaria organizzativa Giovanna Ventura: ”Puntiamo i riflettori sul nostro modo di fare sindacato e interpretare la militanza, sull’esempio di generosità che ogni sindacalista, dal delegato alla segretaria generale, deve possedere per conservare la fiducia delle nostre socie e i nostri soci e conquistarne di nuovi”. E ancora ”puntiamo i riflettori sulle nostre strutture, sui nostri livelli organizzativi, sulle nostre sedi e sui nostri servizi”. Questo, aggiunge Ventura, ”è quello che pensiamo di fare invitandovi al dibattito rispetto alle 33 tesi in vista dell’assemblea organizzativa, per rafforzare e rinvigorire la nostra capacità organizzativa. 33 proposte riassunte in tre capitoli: cosa fare, dove farlo e come farlo. Abbiamo bisogno di tanta energia in questo momento così complesso”. Per fortuna ”dietro l’acronimo Cisl c’è veramente un tesoro: tanti sindacalisti che come in una staffetta ormai da 70 anni si passano il testimone da una generazione all’altra. Sono veramente convinta che anche questa volta riusciremo, attraverso le nostre decisioni, a dare gli strumenti alla Cisl e alle prossime generazioni per essere protagonisti anche nel ventunesimo secolo”.