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LA LOMBARDIA “INLOTTAXILFUTURO”

LA LOMBARDIA “INLOTTAXILFUTURO”

100_2917“Dopo sei anni di crisi del settore industriale delle costruzioni, siamo alla fine di un’epoca. Ottocentomila posti di lavoro persi, aumento straordinario agli ammortizzatori sociali, polverizzazione dello stato sociale del settore, hanno determinato il ricorso al criminale lavoro nero: False partita IVA, incidenti a catena nei cantieri e nei luoghi di lavoro, criteri clientelari di gestione delle opere stanno definitivamente uccidendo uno dei principali settori dell’industria e dell’economia italiana. Bergamo e Brescia i territori che più hanno subito la crisi, coinvolti in una sconsiderata politica di programmazione degli investimenti da parte della Regione Lombardia e del Governo. L’epoca in cui era possibile credere alle promesse è finita. Sei anni di crisi e oltre trent’anni indietro per fatturato del settore edile, mentre le tasse sulla casa e un’ignoranza politica inaccettabile sul diritto all’abitazione generano ulteriori freni alla soluzione della drammatica situazione attuale”, così Battista Villa – segretario generale della Filca lombarda – aprendo la serie di interventi dal palco dinnanzi la sede del Governo lombardo. “Corruzione, criminalità organizzata ed evasione fiscale sono i principali freni allo sviluppo del Paese, e nello specifico nostro settore significano la crescita esponenziale del caporalato imprenditoriale. Falsi imprenditori pieni di soldi mafiosi comprano le imprese storiche o sopravvissute per fare affari con gli appalti e impongono le regole criminali ai lavoratori.

Sveglia! La politica si svegli! il Presidente Maroni, il Governo centrale, i padroni ascoltino la voce dei lavoratori e delle persone e tornino coi piedi a terra” prosegue Villa esortando con i lavoratori la politica a reagire, per poi rilanciare : “Serve un patto sociale integrale tra enti locali, politica di governo e parti sociali per far ripartire il settore, non servono lombardia 27nov2014annunci, cravatte verdi e camicie bianche! Serve investire soldi pubblici, detassare investimenti privati, credere nel ruolo dell’edilizia e dei lavoratori dell’edilizia”. Dal 2008 ad oggi oltre il 40% del comparto è stato polverizzato dalla crisi e dalle mancate scelte innovative da parte della politica.

Dopo la mattinata di mobilitazione, le organizzazioni sindacali Feneal Uil Filca Cisl Fillea Cgil esprimono ampia soddisfazione per l’esito del Presidio unitario davanti alla Regione Lombardia. Proprio nel palazzo della Regione Lombardia, le organizzazioni sindacali sono state ricevute dall’Assessore Melazzini, condividendo un percorso che prevede l’apertura di un confronto su alcuni temi ritenuti comunemente utili alla ripresa produttiva dei settori merceologici della filiera delle costruzioni e del risanamento energetico del molto invenduto lombardo.

Appalti e qualificazione d’impresa: consapevoli di ciò che prevedono le norme in materia individuare forme di incentivazione a favore delle imprese virtuose. Grandi infrastrutture lombarde: una comune verifica sulle difficoltà in essere per il completamento di BreBeMi ,  di Pedemontana,di TEM e di EXPO 2015. Recupero e riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico e privato non a norma: incentivando la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico. Una politica a favore delle piccole e medie imprese già intrapresa dalla Regione Lombardia a garanzia degli istituti bancari compresi i fondi strutturali pro competitività.

Questi i primi ambiti individuati con il governo regionale per il rilancio del settore, riscontrando, da parte Regione Lombardia anche un importante interesse ad investire risorse in ricerca e innovazione in settori merceologici della filiera edilizia e collegati che avendo scontato ritardi sul tema delle innovazioni di prodotto e di processo hanno prodotto la situazione attuale di invenduto e di bassa qualità del costruito.

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