LA FILCA DI MESSINA CONTRO L'ASSESSORATO REGIONALE ALL'AMBIENTE

LA FILCA DI MESSINA CONTRO L'ASSESSORATO REGIONALE ALL'AMBIENTE

“La Politica, gli Enti Pubblici dovrebbero favorire il lavoro. Non essere un ostacolo o, peggio, la causa di licenziamenti”. E’ duro l’attacco del segretario della Filca Cisl di Messina, Giuseppe Famiano nei confronti dell’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente. A scatenare la denuncia del sindacato è stata la decisione intrapresa dall’azienda Nebrodi Inerti srl. La società, che esercita l’attività estrattiva nella cava di San Marco d’Alunzio, ha comunicato il licenziamento nei prossimi giorni di tutte le maestranze, 16 dipendenti tra operai e impiegati. “Oltre tutto l’indotto che un’attività del genere produce in tutto quel territorio e parliamo di circa 40 persone tra autotrasportatori, elettricisti specializzati, tornitori e meccanici”, aggiunge Famiano che spiega: “Ciò che fa più rabbia è che l’arresto dell’attività della società non si può imputare alla crisi ma alla lentezza dell’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente”.

La Nebrodi Inerti, infatti, ha presentato all’Assessorato l’istanza per l’ottenimento del decreto di valutazione di impatto ambientale e valutazione d’incidenza e, contestualmente, le richieste di pareri agli enti competenti per la realizzazione del progetto di ampliamento della cava di San Marco d’Alunzio. “Non si capisce – continua il segretario della Filca di Messina – come mai, con tutti i pareri favorevoli ottenuti dagli enti competenti, l’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente non abbia espresso il proprio parere in merito all’istanza di Via e di Vinca”. La Filca Cisl ha chiesto un incontro urgente per trovare una rapida soluzione che scongiuri il licenziamento dei lavoratori. “Non si può giocare sul futuro di tante famiglie. Sono questi i casi in cui la burocrazia uccide il lavoro”.

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